DIRE BASTA AGLI “IMPREVISTI” DELLA SASI
Altri giorni senza acqua per “imprevisti”, scrive la Sasi. Nuovi disagi per migliaia di famiglie. Semplificando così le cose, ognuno avrebbe ragione.
Se riflettiamo sui fatti, invece, la realtà ci dice molto di più.
Ortona, con Lanciano e Vasto, è tra i Comuni soci di riferimento della società Sasi ed è uno dei comuni che paga di più per i servizi. I cittadini di Ortona pagano anche per i suoi disservizi.
Era l’11 settembre dello scorso anno quando chiesi per iscritto spiegazioni. Le risposte arrivate furono le solite: un elenco di annunci per lavori da fare.
Dodici mesi dopo siamo ancora agli annunci. Una Società per azioni come la Sasi fa il suo gioco, mentre, spetta a chi deve vigilare fare i controlli e dire magari un “NO” per i disservizi che aumentano.
Il sindaco di Ortona non è andato alle assemblee delegando l’assessore Canosa (ex addetta stampa della stessa Sasi) per raccontarci che sfortunatamente piove poco; mentre, il sindaco ha sempre dato voto favorevole, senza spiegarne i motivi, ai bilanci della Sasi per poi “tuonare” contro chi lui stesso ha favorito con il suo voto a nome dell’intera Città.
Se vogliamo dirla tutta, da anni sindaci e assessori assecondano la Sasi senza obiettare nulla. Ricordo di aver avuto due anni fa un duro scontro nella sala Consiliare ad Ortona proprio con i vertici Sasi, presentato anche un esposto contro gli scarichi inquinanti in mare nella zona Peticcio. La situazione è rimasta immutata.
Se veramente si vuole sbloccare la situazione con la Sasi, il Comune di Ortona come maggiore azionista deve dire basta ai disservizi, deve controllare a che punto stanno i lavori ed i progetti e deve pretendere la decurtazione delle tariffe per i servizi non svolti.
Ricordo che la Sasi è così organizzata: 174 dipendenti, divisi per 6 quadri dirigenti, 65 funzionari e solo 103 operai. I funzionari negli uffici sono il 41% rispetto al 59% degli operai; si capisce che c’è una sproporzione fra impiegati e operai. Se ci sono “imprevisti” e i tempi dei lavori si allungano sarà anche perché servirebbero più operai. Farebbe bene il sindaco a chiedere anche spiegazioni su tempi e lavori fatti e quelli da fare. Troppo comodo fare avvisi e tacitare le proteste con la dicitura “imprevisti”.
Si potrebbe dire ma come faceva il sindaco di Ortona a non approvare un bilancio con 2milioni di utili e 1.2 milioni di tasse/imposte? Manca l'acqua, gli acquedotti sono fatiscenti e la società di gestione invece di "investire" nelle condotte idriche, nella "ricerca" e nella riduzione delle bollette chiude in utile e ci paga oltre un milione di tasse/imposte: una autentica pazzia condivisa dal sindaco di Ortona che ha votato - come sempre - a favore anche dell’ultimo bilancio.
Questi i fatti che non vengono a galla perché c’è la “congiura del silenzio”. Purtroppo a pagarne il prezzo più alto sono i cittadini.
PEPPINO POLIDORI CONSIGLIERE COMUNALE ORTONA
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