IL PRIMO MAGGIO CHE PARTA DA UN’IDEA EVOLUTIVA DI LAVORO
C’è chi canta vittoria ogni giorno e chi come me - e molti altri cittadini - temono per la salute fisica ed economica di Ortona. La Città è diventata la più povera tra quelle della sua dimensione lungo i 180 chilometri della costa abruzzese. Non c’è un progetto di rilancio dell’economia, non ci sono posti di lavoro se non quelli che monopolisti e Comune concedono. Briciole che vanno a qualche amico/a degli amici.
In quattro anni di opposizione, nulla di ciò che poteva significare una svolta è stata accolta dal sindaco e dalla sua maggioranza. Non un’idea innovativa sul porto da aprire alla concorrenza, su agricoltura da rilanciare con un piano dedicato ai giovani, su commercio da sostenere, su turismo che ha bisogno di servizi di qualità, è stata presa in considerazione tra le tante che ho presentato. La risposta è stata: “Ci pensiamo noi”. E dove sono questi risultati per lo sviluppo e il lavoro di Ortona?
Non c’è traccia di nulla. La lunga serie di indolenze viene presentata con un susseguirsi di vittorie. La Città ha enormi capacità di crescita, ma resta sempre più indietro tra le difficoltà. A qualcuno piace che Ortona resti così, ultima.
C’è chi la vuole diversa con più occasioni vere per tutti. A questi cittadini dedico un sincero augurio di buon Primo Maggio con una evolutiva idea di lavoro.
PEPPINO POLIDORI CONSIGLIERE COMUNALE ORTONA
