Dal rebus contagi alla crisi economica che coinvolgerà famiglie e imprese, cambiare si può. Iniziamo subito dal bilancio
Di fronte all’emergenza coronavirus che ha posto Ortona tra le città più esposte, continuano a mancare alcuni numeri. Il primo è sui contagi: quanti ce ne sono in città e quanti nelle contrade e in quali zone.
A cosa servirà la zona rossa a Caldari quando dal 7 marzo molti cittadini tra dubbi e timori erano in auto quarantena?
L’altro numero che manca, è quante persone e imprese saranno economicamente in ginocchio?
Oggi sappiamo che l’ospedale è al centro di preoccupazioni. I rischi - se già non è accaduto - emergeranno tra le corsie per questo è urgente il tampone per la sicurezza di chi ci lavora e dei ricoverati. Se ci saranno ancora esitazioni ne pagheremo tutti le conseguenze.
L’altro interrogativo, invece, ci riguarda tutti: quante imprese, lavoratori autonomi e famiglie soffriranno i morsi della crisi?
A differenza dei contagi, però possiamo agire subito per limitare nuove povertà .
L’occasione si presenterà a breve, il 4 aprile quando si terrà il Consiglio Comunale per discutere di Bilancio ossia come e dove spendere i soldi del Comune. Ho già detto la mia nella riunione dei Capigruppo consiliari e la ripeto a chiare lettere per i miei lettori: discutere del Bilancio così come voluto dal sindaco e dalla sua maggioranza è inutile, addirittura dannoso. È un bilancio preparato da sindaco e assessori nei mesi scorsi, che prevede di nuovo SOMME INGENTI PER FESTE E SPESE NON URGENTI.
Sarà uno schiaffo a chi avrà presto bisogno di aiuti per sopravvivere.
Il Bilancio va cambiato.
Bisogna farlo subito tagliando le tasse e tributi, bisogna aumentare i fondi per il settore sociale; sarà necessario istituire un fondo speciale a sostegno del commercio, agricoltura, turismo e partite iva. Dobbiamo prevedere come far ripartire l’economia locale non con gli slogan ma con sostegni veri.
Le risorse devono essere indirizzate per far ripartire chi rimarrà senza lavoro, senza clienti e senza prospettive.
Serve quindi una stretta sulle spese inutili.
Ora tocca al sindaco scegliere se vuole cambiare rotta oppure credere che basta un po’ di pubblicità per rimettere in piedi il commercio e le famiglie. Cambiare si può. Su zone rosse e contagi siamo arrivati tardi.
Sul Bilancio possiamo intervenire subito.
PEPPINO POLIDORI CONSIGLIERE COMUNALE ORTONA
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