Una domenica diversa, ma può esserci da lezione per il futuro
Oggi è una domenica diversa, molto diversa. Ho raccolto pareri da amici, conoscenti, familiari in ciascuno c’è un unico desiderio ritrovare la normalità. Così anche io tra un lavoro professionale da approfondire e tra una riflessione e l’altra, pur volendo evitare ogni polemica con sindaco Leo Castiglione, mi chiedo e forse se lo chiedono in tanti in città, un aspetto sul quale il sindaco insiste da giorni. Il primo cittadino va sottolineando che ad “Ortona c’è un focolaio” di coronavirus, quindi siamo al centro della massima esposizione al pericolo; ora a prescindere che stare a casa è un dovere oltre che un obbligo, - e su questo siamo tutti d’accordo - , c’è da chiedersi dove è di preciso il focolaio che il sindaco dice di essere “Qui ad Ortona”. Dove sono le note della Protezione civile, della ASL che indicano che ad Ortona che, stando alle parole del sindaco, è presente “più di un focolaio”, di cui Castiglione parla ormai da giorni. Lo dico e ripeto non per fare polemica di cui proprio non c’è bisogno, ma per un po’ di esattezza e chiarezza sulle cose che un primo cittadino dice e ripete. Se c’è un focolaio di infezione così pericoloso dovrebbe essere indicato il posto o i posti, in modo che i luoghi siano rapidamente ed efficacemente circoscritti. Così come prevedono le misure di sicurezza sanitaria. In ogni caso per individuare l’origine di un focolaio “è necessario attivare un’indagine epidemiologica dell’infezione tracciando una mappa degli spostamenti delle persone colpite”. Questo almeno prevedono le regole sanitarie. Se invece si insiste nel dire che “Qui ci sono i focolai”, allora per scrupolo oltre che per legge bisogna indicare dove sono, a tutela della popolazione sia di chi si trova nell’epicentro della infezione, sia per chi deve tenersene alla larga. Altrimenti si fa confusione e di questi tempi è una confusione non da poco, direi rischiosa per il disorientamento e le ansie che si generano tra i cittadini. Inoltre, e questo è veramente da non credere, lo stesso Castiglione e la sua maggioranza si sono impuntati per far tenere per il 26 marzo la seduta del Consiglio Comunale, quindi mettere nell’aula tutti i consiglieri, assessori, segretario e funzionari per discutere di 28 mila euro di lavori di somma urgenza per la riparazione del soffitto della scuola media di via Mazzini, argomento che ben poteva essere rimandato e portato in consiglio come debito fuori bilancio. Quindi da una parte ci sono i focolai e dall’altra come se nulla fosse si convoca il Consiglio Comunale. Non aggiungo altro.
Secondo aspetto, su cui vi chiedo un po’ di attenzione, è un interrogativo, anche questo che in molti si fanno. Perché uno degli ospedali più nuovi, con una struttura architettonica notevole, con grandi spazi a disposizione come l’ospedale di Ortona non ha né un posto letto di terapia intensiva né tutto quello che potrebbe ospitare un nosocomio di queste dimensioni ampiamente sottoutilizzato? Insomma io credo che finita l’emergenza Coronavirus la città debba battere davvero i pugni affinché il Bernabeo torni ad essere un vero ospedale a servizio non solo della città ma di un ampio bacino di territorio. Basta con la storia dei tagli e delle riduzioni, basta con le accondiscendenze politiche finora esercitate a danno della sicurezza degli Ortonesi. Per il resto anche questa domenica particolare passerà, ma almeno traiamone qualche lezione istruttiva per il futuro.
PEPPINO POLIDORI CONSIGLIERE COMUNALE ORTONA CS
#Ortona #AndràTuttoBene