Partecipa a Ortona Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

Ciccotelli: «Il PD getta ancora fumo negli occhi degli Ortonesi»

Ginecologia Oncologica di Fanfani, solo un trasferimento temporaneo?

Redazione
Condividi su:

«Non conosce fine il bluff che il PD locale e regionale riserva ad Ortona. Prima mattatori del taglio del Punto Nascita e della Ginecologia, ora ammaliatori di serpenti sulla Ginecologia Oncologica». Questo il commento di Simone Ciccotelli, Coordinatore locale di Forza Italia all'indomani della nomina del Prof. Fanfani alla guida della Ginecologia Oncologica.

«Vorrebbero giocarsi qualsiasi carta pur di sentirsi presentabili agli occhi degli ortonesi, ma con la loro maschera non fanno che peggiorare la situazione. Hanno sbandierato trionfanti la nomina del Prof. Francesco Fanfani in nome del suo prestigioso curriculum, nascondendo che sia stato l'unico a rispondere all' avviso per il conferimento dell'incarico pubblicato peraltro per soli dieci giorni. Cosa ancor più grave è che ad oggi il Prof. Fanfani non ancora prende servizio ad Ortona, dove non è stato aperto nessun reparto, dove mancano gli anestesisti, dove non è stato prodotto nessun atto per l'apertura della rianimazione. Ciò molto fa capire su quali tipi di intervento verranno effettuati -continua Ciccotelli- Se si vuole offrire un servizio, bisogna offrirlo di qualità ed in totale sicurezza, puntando ad essere una struttura d'eccellenza in grado di generare fiducia nei pazienti abruzzesi e non solo, aumentando i casi di mobilità attiva tanto cari alle logiche aziendali ed economiche che governano anche la sanità». 

«Ciò che ci lascia perplessi, esterrefatti ed allibiti è che continuano a mentire ai cittadini sapendo di mentire. Infatti – prosegue Simone Ciccotellinella Delibera n°559 del 28/10/2015 firmata dal Direttore facente funzione della Asl di Chieti viene ricordato che la Ginecologia Oncologica, già prevista nell'atto aziendale di Chieti, "viene temporaneamente allocata presso il presidio di Ortona negli spazi ubicati al 4° piano ala est in continuità con quelli della Uoc Chirurgia Senologica, stante la necessità di proseguire il processo di evacuazione/svuotamenteo dei corpi "C" ed "F" del presidio di Chieti". Ebbene la Ginecologia Oncologica, unità operativa semplice a valenza dipartimentale, è stata solo spostata temporaneamente ad Ortona in quanto già prevista nell'Ospedale di Chieti. Nessuna nuova apertura, ma un temporaneo trasferimento dettato dalla necessità di far spazio nei corpi C e F dell' Ospedale di Chieti interessati dai problemi strutturali. Una volta ultimati i lavori, Ortona perderà il tanto sbandierato reparto che farà ritorno a Chieti. A ciò vanno aggiunte le polemiche ed i dubbi sollevati sulla validità degli atti a firma del Direttore Flacco, denunciate e portate avanti da altri in altra sede».

«Siamo preoccupati per la totale assenza di programmazione sanitaria, e non solo, che il PD riserva ad Ortona. Mi associo - aggiunge Ciccotelli - alla richiesta di un Consiglio straordinario in materia sanitaria avanzata dal Capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale, l'Avv. Tommaso Cieri, e sono peraltro a chiedere al Presidente dell'assise, l'Avv. Ilario Cocciola, che sempre si è dimostrato garante sia delle forze di maggioranza che d'opposizione, di invitare sia il Presidente D'Alfonso che l' Assessore Paolucci affinchè si possa procedere ad un dibattito costruttivo e veritiero su quello che è il destino del Bernabeo»

«Va sottolineato che D' Alfonso e Paolucci lo scorso 10 agosto avevano promesso che avrebbero studiato un piano di rilancio del nostro nosocomio da discutere a settembre con la città. Abbiamo dato loro altri due mesi di tempo. Ora siamo curiosi di sapere e capire! Speriamo di essere smentiti, ma temiamo che con l'applicazione del Decreto Lorenzin e la nuova riorganizzazione della rete ospedaliera, la struttura di Ortona non riceverà nessun potenziamento, ma -conclude Simone Ciccotelli- verrà relegata alla chiusura o ad essere merce di scambio nelle battaglie tra le lobbies universitarie e sanitarie».

Condividi su:

Seguici su Facebook