Tanti cittadini hanno partecipato al consiglio comunale, di oggi pomeriggio, dove si è discusso di un argomento importantissimo: il saldo Tari (tassa sulla raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani) al centro dell'attenzione pubblica da quando sono arrivate ultimamente le salatissime cartelle, per la richiesta del pagamento del tributo, nelle case degli ortonesi.
E' da ricordare che alcuni cittadini si sono subito attivati e nel giro di pochi giorni hanno raccolto 1.700 firme per chiedere all'amministrazione comunale di sospendere il pagamento, di rivedere l'aliquota della Tari e dilazionare il più possibile il pagamento della tassa. A presentare l'iniziativa popolare in aula, avendone avuto la procura, il consigliere comunale di minoranza, l'avv. Tommaso Cieri.
C'è stata molta tensione in aula, giustificata dal fatto che i cittadini sono stremati dai pagamenti che arrivano tutti insieme a fine anno (oltre alla tari, tasi, luce, gas,ecc.), poi in un periodo di ristrettezze economiche, perdita di lavoro, casse integrazioni, disoccupazione, ecc...
Si è avuto un confronto “serrato” tra maggioranza e opposizione sull'argomento, ma alla fine l'assise civica ha dovuto giustamente dire qualcosa di concreto ai presenti e ai non presenti.
Dopo più di 20minuti di sospensione, il consiglio comunale ha elaborato il seguente documento: tutti i cittadini/contribuenti dovranno pagare il 50% del saldo Tari entro il 6 dicembre 2014, mentre il restante 50% entro il 28 febbraio del 2015. Nella seconda tranche per diversi cittadini ci potrebbero essere delle riduzioni, agevolazioni che vanno verificate nel regolamento comunale IUC (Imposta Unica Comunale). Chi ha i requisiti deve fare domanda. Intanto, il consesso ha impegnato la giunta a trovare i fondi per la copertura di questa operazione.
Il documento è passato con 7 voti (De Iure, D'Anchini, Scarlatto, Uccelli, Coletti T., Scimò, D'Ottavio). Ci sono stati due astenuti (Marino e Schiazza) e 5 contrari (Musa, Di Martino, Cieri, Fratino, Castiglione). L'indicazione deve trasformarsi in delibera di giunta. Un po' titubanti, però, l'assessore al ramo e il dirigente del settore preoccupati, come tecnici, per la Cassa. E infatti si vorrebbe fissare una soglia minima di rientro tari per la prima tranche, ma è ancora tutto da vedere. Il rischio, speriamo proprio di no, potrebbe essere il dissesto finanziario, anche se molto probabilmente sarà prorogata dallo Stato la capacità di indebitamente dell'Ente fino a 9milioni di euro, ma se così non fosse?
Non bisogna dimenticare che il costo del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti è di 4milioni e 400mila euro all'anno.
Non convince la soluzione dell'amministrazione D'Ottavio, soprattutto, Musa e Cieri. Il consigliere Musa la ritiene peggiorativa rispetto alla sua proposta che prevede rateizzazione per importi superiori a 100 euro (con il 50 e 50 ci sono tante persone che pagano subito di più, anche molto più di cento euro) . Mentre per il consigliere Cieri la “soluzione” è troppo generica, non si precisa l'impegno, ossia la cifra che la giunta deve reperire per la copertura e quindi per assolvere bene il proprio compito.
Il sindaco D'Ottavio chiude così: “per mantenere gli impegni che ci siamo presi dal primo gennaio 2015 saremo costretti a fare dei tagli delle spese inutili...
Quali sono???