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Con la Tari alle stelle un solco incolmabile tra il sindaco e il popolo

L'editoriale dell'opinionista Amerigo Gizzi

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Il consiglio comunale di questa sera rimarra' negli annali consigliari , per certi versi nella storia politica Ortonese perche' ha sancito , senza ombra di dubbio, che i cittadini Ortonesi non sono pecore come pensavano gli amministratori ma Leoni.

Mai come in questa circostanza l'aula consigliare ha ospitato tanti cittadini, non c'era piu' posto e i cittadini erano talmente tanti che si sono dovuti mettere anche per le scale pur di assistervi. Credo che nulla sara' piu' come prima, credo che i cittadini hanno preso coscienza che c'e' poco da fidarsi e quindi devono essere presenti per perorare e pretendere i propri diritti. E' inutile dire che la goccia che ha fatto traboccare il vaso e' stata la tariffa massima applicata sulla tassa dell'immondizia detta TARI che in taluni casi e' raddoppiata.

Io definirei l'evento come la riappropriazione della citta' da parte dei suoi cittadini di fronte all'impotenza manifestata dal sindaco e dalla sua Giunta a governare Ortona. Il sindaco davanti a cotanto pubblico e' apparso timoroso e il suo intervento e' stato lungo ma senza sfiorare minimamente il vero problema che era ed e' rimasta la onerosita' esorbitante del pagamento TARI. Durante il suo intervento ha finito per accentuare ancora di piu' la sua distanza dal comune sentire perche' ha detto che dal prossimo anno provvedera' a spendere di meno, a rivedere l'esborso di denaro con Ortona ambiente ed altro ancora ma perche' , si e' chiesto il pubblico , quello che dice che fara' non lo ha gia' fatto? Il primo cittadino ha detto che se non si paga la Tari si rischia di andare in default e che quindi il comune e' obbligato a seguire questa strada.

Il sindaco e' stato interrotto e contestato piu' volte e per la prima volta ha toccato con mano, senza ombra di dubbio, di quanto i cittadini sono distanti dalla sua mediocre conduzione ed oggi lo si evidenzia ancora di piu' perche' non ha piu' il senatore che gli salvaguardia le spalle.

Signor Sindaco ,lei non si e' reso conto dello stato di prostrazione economica in cui versa il suo popolo, ha sempre pensato che lo si potesse spremere ancora, ha sempre giudicato superficialmente la vera realta'in cui versa la sua citta', e insensatamente ha chiesto ai cittadini ulteriori sacrifici non pensando pero' che prima di chiederlo agli altri lo avrebbe dovuto fare lei per primo rinunciando al proprio stipendio che e' doppio visto che prende ancora anche quello da medico. Signor primo cittadino, questa non e' retorica , non e' populismo ma e' la pura realta'perche' non puo' chiedere sacrifici agli altri se non e' prima lei a farli. Lei ha concesso poi , pressato dai cittadini,  una ulteriore piccola rateizzazione  che e' apparsa una ulteriore presa in giro, aggravando ancora di piu' la situazione. Lei , signor sindaco, con questa decisione insensata sulla TARI ha tracciato un solco incolmabile col popolo che non potra' mai piu' essere colmata.  Questa Amministrazione e' nata con una maggioranza bulgara, e' iniziata con una maggioranza menomata, e' proseguita con una maggioranza risicatissima ed ora viaggia  senza maggioranza ma con una minoranza che puo' contare solo su 3 0 4 voti sicuri, ossia quello suo, quello di Menicucci e Scimo' e forse quello di Patrizio Marino.

Lei nella sua Giunta ha messo solo elementi della minoranza del PD e nessuno della maggioranza del suo Partito, mi spiega come crede di andare avanti? Devo dire che la maggioranza del suo Partito e' fin troppo accondiscendente e rischia di fare un grosso favore all'opposizione che era morta ma che lei con il suo operare sta resuscitando. Credo che lei dovrebbe trarne le conseguenze e dare le dimissioni permettendo cosi' al popolo Ortonese di scegliersi nuovi amministratori capaci e che abbiamo a cuore la sorte dei propri figli cittadini. Non me ne voglia perche' e'l'unico modo che le permetterebbe di riacquistare un po' di credibilita'.

PS: Ci spiace moltissimo per chi con un gesto di generosita' ha accettato di lasciare la carica di consigliere per diventare Assessore dimenticando che chi sta all'ombra del Sindaco muore politicamente. Chiedo scusa a lei sig. sindaco e a chi potrebbe sentirsi in qualche maniera tirato in ballo ma lo spettacolo di oggi dovrebbe far capire che nulla di offensivo e' stato detto ma si e' solo rappresentato, purtroppo, solo la cruda realta'.

Alla prossima amiche ed amici .

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