CHI SBAGLIA PAGA. SINDACO E ASSESSORI (vecchi e nuovi) DEVONO FARE I CONTI CON I LORO ERRORI. TROPPO COMODO FAR PAGARE SEMPRE I CITTADINI.
È giusto caricare sulle spalle dei cittadini ortonesi gli errori degli amministratori comunali? Io sono convinto di no. Nel prossimo consiglio comunale del 3 agosto vengono portate due delibere di DEBITI FUORI BILANCIO, il pozzo senza fine dove gli “amministratori” attingono i soldi per i loro grossolani errori. E così, ancora una volta, accadrà per pagare le cause perse contro ex lavoratori municipali assunti con contratto (illegittimo) Co.Co.Co.
LE CIFRE DA PAGARE
Con due proposte di delibera al prossimo consiglio comunale, sindaco, assessori ed i loro fedelissimi consiglieri si apprestano ad approvare il debito fuori bilancio di 17 mila 440,20 euro PER SPESE LEGALI e con altra delibera la somma di 87 mila 690,75 euro per DIFFERENZE RETRIBUTIVE, CONTRIBUTIVE, INTERESSI E RIVALUTAZIONI. Cifre che, tra l’altro, non basteranno perché gli ex dipendenti ritengono che i calcoli siano sbagliati e pendono altri giudizi.
PERCHÉ I RICORSI?
Gli ex dipendenti si sono rivolti al Giudice del lavoro perché assessori e sindaco (vecchi e nuovi) hanno portato avanti i contratti rinnovandoli di volta in volta e per anni laddove bisognava fare i concorsi per nuove assunzioni.
CHI SBAGLIA PAGA.
Se un qualsiasi cittadino ha una multa o una bolletta da pagare è tenuto a saldare il suo debito. Lo stesso principio deve valere per gli amministratori. Anzi, dovrebbero essere più attenti e trasparenti perché gestiscono notevoli risorse di denaro pubblico.
LA DENUNCIA FATTA.
Da Consigliere comunale DAPPRIMA presentai interrogazioni e segnalai con preoccupazione il caso dei lavoratori CO. CO. CO. i quali, nel frattempo, avevano visto riconosciuti i propri diritti dal Giudice del lavoro. Già allora la maggioranza, con il voto contrario dell’opposizione - tramite il meccanismo del riconoscimento di debiti fuori bilancio - scaricò gli importi (oltre 150mila euro) dovuti per gli errori amministrativi sugli inconsapevoli cittadini. POI sollecitai i Revisori dei Conti ad intervenire ed INFINE presentai tutti i documenti con un esposto alla Procura della Repubblica presso la Corte dei Conti.
Ora confido nell’esame della giustizia contabile affinché i cittadini non debbano pagare evidenti ERRORI DEGLI AMMINISTRATORI già accertati con sentenze del Giudice del lavoro in ben due gradi di giudizio.
PEPPINO POLIDORI - ORIZZONTI CENTROSTUDI.
Ecco la prima pagina dell’esposto a suo tempo presentato: