Oggi 8 marzo 2015 alle ore 10.30 (foto e video...) i cittadini di Ortona si sono ritrovati in piazza Porta Caldari per difendere il punto nascite dalla imminente chiusura. Decretata dai vertici regionali. L’idea nasce dall’amico Marco Giancristofaro che lancia un primo appello domenica 1 Marzo (foto...) insieme ad esponenti di movimenti locali come Massimo Tatone, Maria D’Alessandro e Tiziano Torzi.
Con il coinvolgimento dalla dott.ssa Mucci, dirigente del reparto di ostetricia e ginecologia e di tutto il personale del reparto,sono state consegnate magliette con la scritta “Io voglio nascere ad Ortona”, fatte realizzare per l’occasione dalla dott.ssa stessa, che, insieme a mimose e palloncini gialli preparati da Tiziano Torzi, hanno animato la manifestazione.
Nessun colore politico, nessuna bandiera, ma un solo colore: il giallo in onore delle donne. Una manifestazione composta, pacifica, che ha attraversato il centro cittadino.
A rappresentare l’amministrazione comunale il Sindaco di Ortona Enzo D’Ottavio, il consigliere comunale Leo Castiglione, il consigliere Tommaso D’Anchini e l’assessore Simona Rabottini.
Ci siamo posti una domanda circa l’assenza di buona parte dei consiglieri comunali che, ricordiamolo, sono stati eletti con i voti di quei cittadini che hanno manifestato. Considerato che l’ospedale è di tutti e considerata la delicatezza dell’argomento, ci aspettavamo il coinvolgimento e la presenza di tutta l’amministrazione in prima linea e soprattutto si è notata l’assenza dell’assessore alle politiche sociali. Ci viene il dubbio che il partito di governo della città abbia seguito le istruzioni degli organi regionali sovraordinati dello stesso colore politico. Esponenti regionali invitati, hanno disertato, ma noi cittadini di Ortona non siamo di serie B e chiediamo a gran voce che il governo della Regione Abruzzo venga a dare le risposte sul nostro territorio e non nelle stanze del potere. Chi è venuto a mietere i voti sul nostro territorio venga a metterci la faccia e a prendersi le responsabilità. Qualcuno in regione dice che ormai è troppo tardi, ma voglio ricordare a chi si trova in regione che se occupano quel posto, è anche grazie al voto dei cittadini ortonesi. Ortona non dimentica, penseremo noi a ricordare ai cittadini chi poteva fare e non ha fatto.
Ben sapendo che le colpe partono da lontano, da quando la vecchia u.l.s.s di Ortona diventò asl sotto la direzione di Chieti già da allora non ci fu nessuna difesa da parte della politica locale. Poi arriviamo al 2009 , anno in cui Ortona perde i reparti di Ortopedia, cardiologia, nefrologia, oculistica ecc e anche allora tutti zitti... oggi 2015 tocca al punto nascite, ma ora basta. Non vogliamo che questa sia una lenta agonia per poi fare la stessa fine dell’ospedale di Guardiagrele. Bisogna puntare all’eccellenza, bisogna razionalizzare, troppo spesso abbiamo sentito queste frasi, chiediamo solo un confronto diretto, chiaro e onesto con chi ci sta governando in Regione da soli 9 mesi, questo per dire che ha ancora tempo per dimostrare che tiene a noi e non ad interessi che vanno al di là della nostra comprensione.
Oggi abbiamo assistito ad una vera unione tra semplici cittadini, personale medico/infermieristico del reparto di ostetricia e ginecologia, bambini e mamme, associazioni di protezione civile Cnab soccorso e Fir Cb Ortona. Questa è una battaglia che si vince solo se si è uniti indipendentemente dal colore politico.
Tatone Massimo - Maria D’Alessandro - Tiziano Torzi