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L'amministrazione ha revocato l'affidamento dei servizi esterni, ma è vero risparmio?

Il quesito del consigliere comunale di minoranza Tommaso Cieri

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  Il Sindaco di Ortona Vincenzo D’Ottavio, con una operazione degna della più spietata Wall Street, ha revocato gli affidamenti dei servizi esterni cosiddetti minori, cioè pulizia locali comunali, pulizia cimiteri, gestione delle piccole aree verdi ecc, tutti tranne uno, cioè la pulizia del Palazzo di Giustizia, per far svolgere tali attività a dipendenti comunali interni di categoria A e B, con la motivazione che tale operazione avrebbe fatto risparmiare denaro pubblico.

     Ebbene, a parte la discutibile valutazione del presunto risparmio, infatti affinchè gli interni svolgano tali attività e necessario che vengano muniti di attrezzature idonee all’uso, materiali di consumo, abbigliamento adeguato e soprattutto strutture adeguate, bagni docce, spogliatoi ecc, tutti costi che prima facevano carico alle ditte esterne, va considerato che le dette revoche hanno interessato “piccole imprese” che ora a loro volta ora stanno licenziando i loro dipendenti, hanno interessato cooperative sociali che impiegano addetti da reinserire socialmente, piccole ditte famigliari, privandole cosi della loro unica fonte di reddito, persone con gravi problemi di salute, che tali attività svolgevano più per sentirsi di una qualche utilità alla società.

      Ebbene, con un colpo di spugna, votato solo ed esclusivamente all’interesse, ammesso che ci sia, pur nella consapevolezza che tali realtà lavorative, in nessun altro posto e in nessun altra maniera sarebbero stati ricollocati, sono state dal Sindaco D’Ottavio cancellate, annullate, disintegrate.
     Tale sacrificio peraltro nemmeno posto in essere in previsione di un vero interesse superiore, che poteva essere appunto l’approccio al problema occupazionale mediante il rilancio sul territorio di un ciclo produttivo lavorativo reimpiegando i lavoratori, provenienti dalla aziende in crisi del territorio, che stanno usufruendo degli ammortizzatori sociali (cassa integrazione, mobilità, disoccupazione ecc..), lavoratori che peraltro alla comunità sarebbero costati molto ma molto meno del presunto risparmio ottenuto dalla scellerata operazione.

     Nei prossimi giorni presenterò una interrogazione urgente al Sindaco, e ciò per ottenerne una risposta (si spera) in tempi brevi, affinchè renda partecipe la città degli effettivi risparmi che con questa operazione si otterranno, pregandolo di citare le cifre esatte, tanto per conoscere quanto la Città ha guadagnato da questa operazione.
     Verificando di conseguenza per quanto denaro abbiamo messo in mezzo alla strada diverse famiglie di onesti lavoratori, per quanto denaro non abbiamo favorito il reinserimento nel mondo lavorativo di persone per le quali quella attività era ben più di un lavoro, ovviamente chiederò anche del perché tale principio non sia stato applicato alla impresa di pulizia impiegata per pulire il Palazzo di Giustizia.

    ESSERE FORTE CON I DEBOLI NON DA RAGIONI NE ONORE.

                                                                                                 Tommaso Cieri

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