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IL SINDACO SIA COERENTE CON LE SUE DICHIARAZIONI: SI DIMETTA ALTRIMENTI NON DIMOSTRA DI VOLERE IL BENE DELLA CITTÀ MA SOLAMENTE UN FORTISSIMO ATTACCAMENTO ALLA POLTRONA.

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Nell’ultimo consiglio comunale di sabato 15 aprile 2023, si è discusso il DUP (Documento Unico di Programmazione) e la votazione ha fatto registrare 8 voti favorevoli, 8 contrari e un’astensione, e quindi, ai sensi dell’art. 38 del Regolamento comunale che dice “Le delibere che riportano parità di voto non producono alcun effetto…In caso di ulteriore parità sono riportate in discussione e votate in una seduta successiva.”, il DUP non è stato approvato.
In altre parole l’amministrazione si è vista bocciare un suo importantissimo documento, dimostrando quindi ufficialmente di non avere più la maggioranza per poter governare.

Nelle dichiarazioni del Sindaco, rilasciate nei mesi scorsi in conferenze stampa ed interviste, lo stesso ha prima affermato di voler rassegnare le dimissioni perché non aveva più la maggioranza e che, se fosse riuscito nei 20 giorni a disposizione a ricompattarla, le avrebbe ritirate; sostenendo poi, allo spirare del termine dei venti giorni, non essendo riuscito a riunire la maggioranza e ritirando comunque le dimissioni, che si sarebbe sottoposto alla volontà del consiglio comunale. Qualora anche nella massima assise cittadina avesse riscontrato la mancanza dei numeri per poter governare serenamente la Città, avrebbe accettato il verdetto dimettendosi definitivamente.

Il voto sul DUP nel consiglio comunale di sabato scorso ha dimostrato che il Sindaco non ha più la maggioranza e pertanto, in coerenza con le sue dichiarazioni, ci saremmo aspettati subito dopo l’esito della votazione le sue dimissioni. Ma questo non è avvenuto e ad oggi non ancora avviene.
Tutto ciò ci fa pensare che, di tutto quello che si dice sul bene della città, l’unica cosa che ne esce fuori è un fortissimo attaccamento alla poltrona e la speranza di poterci rimanere seduti sopra cercando di trovare, in questi giorni, qualche consigliere che voti a favore dello stesso DUP che abbiamo da poco discusso. Ma se i consiglieri rimangono coerenti con il voto che hanno espresso, a meno di un possibile ripensamento con qualche contentino o posti in giunta, la votazione finirebbe sempre 8 a 8, continuando a immobilizzare la città, facendo vivacchiare un Sindaco che, in diverse occasioni, ha dichiarato di non volerlo fare.

Quindi che senso ha tirare a campare?
Non è possibile andare avanti e il senso di responsabilità che il Sindaco deve avere è quello che ha sempre sostenuto nelle sue dichiarazioni: dimettersi.
Altrimenti quale sarebbe l'alternativa? 
Oggi dobbiamo essere tutti convinti che fino al 2027, con questa situazione in consiglio comunale, non si va da nessuna parte perché comunque la città è bloccata. Ogni volta che porteremo dei punti in consiglio comunale non sapremo quale sarà l’esito della votazione, non c'è una maggioranza relativa né da una parte né dall'altra. Oggi c'è un problema politico e lo strumento migliore per risolverlo, a nostro avviso, è tornare a dare la parola ai cittadini, anche se questo comporta un periodo di transizione, ma non è pensabile tornare ad amministrare o andare avanti in queste condizioni perché, lo ribadiamo, la città rimarrebbe ferma.

Infine riteniamo doveroso smentire voci che ci giungono circa tentennamenti del nostro gruppo consiliare. Come abbiamo dimostrato nei consigli comunali di martedì e sabato scorso, con gli interventi e con la votazione, all'interno del nostro gruppo non ci sono dubbi. Siamo ancora più decisi e compatti a proseguire il cammino intrapreso, ribadendo che nessuno di noi tre è disponibile a fare il nono consigliere alzamano! 
La nostra libertà, la nostra dignità, i nostri elettori e i nostri valori prima di tutto.

C.S. Gruppo Consiliare “Città che amo”
Lucia Simona Rabottini
Italia Cocco
Antonio Sorgetti

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