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Il Pescara dei sogni: ecco a voi l’11 biancoazzurro più forte di sempre

Una squadra che oggi darebbe del filo da torcere a chiunque!

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Visti i tempi, forse dovremmo rimanere con i pied iper terra ed evitare di fantasticare, ma in fondo perché mai non immaginare, anche in questo stesso momento, situazioni epiche ed entusiasmanti che solo il calcio è in grado di regalarci? Perché non approfittarne? Chiudendo gli occhi non può che venirci in mente il nostro amato Pescara e in particolare l’11 biancoazzurro più forte di sempre, forse più forte anche dell’imbattibile Juventus degli ultimi 10 anni di A. Eccolo, già lo vediamo davanti a noi mentre scende in campo con la sicurezza tipica di un gruppo che saprebbe incantare chiunque grazie alle parate del suo portiere e ai goal realizzati dai suoi attaccanti. Curiosi anche voi di “vederlo” insieme noi?

Dal mitico Gatta agli insuperabili Righetti e Dicara

Partiamo dall’estremo difensore: in porta non possiamo che schierare Giuseppe Gatta, una sicurezza per il Delfino periodo 1986-1990 le cui parate salva-risultato sono valse una promozione e una salvezza. In difesa,decidiamo poidi disporci a 4 optando per il terzino destro e pescarese d.o.c. Andrea Camplone, un protagonista con la p maiuscola della squadra allenata da Galeone con oltre 200 presenze in biancoazzurro, per il centrale Ubaldo Righetti, stopper rude ma efficace che ha guidato l’intero reparto arretrato per tutto il 1991-1992 che è coinciso conla promozione in A la stagione seguente, per l’altro centrale Giacomo Dicara, un simbolo del Pescara avendo militato sia nelle giovanili sia in prima squadra per tanti anni e a più riprese, e infine per il terzino sinistro Leo Junior, leader talmente carismatico che Gasperini decise di cedergli la fascia da capitano. Oggi difficilmente assisteremmo a una tale scena, ma si sa il calcio d’altri tempi era cortese e allo stesso tempo cavalleresco.

Un centrocampo fatto di stelle

Nel nostro centrocampo, a 4 con tanto di trequartista dietro le punte, troverebbe spazio Marco Verratti, regista dal talento cristallino capace di fare il definitivo salto di qualità approdando al PSG, e Gian Piero Gasperini, mediano di grande sostanza che alla fine degli anni ’80 ha contribuito non solo alla promozione del Pescara in A ma anche alla sua salvezza, precisamente nel corso dell’annata 1987-1988 con 7 reti siglate. Non solo:non dimentichiamoci poi di un certo Dunga, calciatore internazionale che non ha certo bisogno di presentazioni, un campione anche ancora oggi saprebbe come bucare le reti avversarie, grazie ai suoi tiri velenosi dalla distanza, e come migliorare le quote calcio della squadra in cui ipoteticamente militerebbe, e infine il falso nueve, come si suole dire oggi, ovverosia Massimiliano Allegri. L’ex allenatore della Juventus è stato per il Delfino puro estro e fantasia – delle tante sue gesta impossibile scordare la cinquina realizzata proprio alla Juventus –. Ma allora i segni del destino esistono eccome!

Con la coppia Insigne-Immobile si va sul sicuro!

Non ci viene in mente coppia goal più forte e più “pescarese” di quella composta da Insigne e Immobile. Il fenomeno del Napoli, lo sappiamo, è una seconda punta che gioca largo sulla fascia mentre il campione della Lazio è la classica prima punta pronta ad approfittare dei più piccoli svarioni difensivi degli avversari per segnare goal a raffica. Nel nostro 11 biancoazzurro più forte di tutti i tempi formerebbero un tandem d’attacco talmente ben amalgamato da rivaleggiare con quello composto da Lautaro e Lukaku. Grazie alle loro differenti caratteristiche tecniche, siamo certi che il Pescara dei sogni non faticherebbe a realizzare quasi 100 goal a stagione, un po' come ha fatto l’Atalanta lo scorso anno per intendersi, e permettere al nostro centrocampo stellare di non sforzarsi troppo durante la fase di non possesso palla. Un devastante Immobile, da oltre 30 reti, e un Insigne, un po' bomber e un po' ispiratore di ogni manovra, farebbero la felicità del Delfino. Peccato che stiamo sognando, ma, visti i tempi, cosa c’è di meglio se non immaginare un Pescara che non solo detterebbe legge nell’attuale Serie Amafarebbela differenza anche in Champions League?

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