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Il consigliere comunale di Sel, Marino analizza un anno di amministrazione D'Ottavio

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L’amministrazione del Sindaco D’Ottavio in un anno di attività ha preso diversi provvedimenti e gran parte di questi rientrano nell’ordinaria amministrazione. Molte sono state le novità, frutto di un’idea amministrativa all’inizio chiara ed esplicita, condivisa da tutta la maggioranza. Poi, via via l’idea comune è sparita ed è diventata sempre più oscura, in mano a pochi intimi.

Questo ha portato ben quattro consiglieri comunali di maggioranza a riconsegnare al sindaco le deleghe. Segno che l’unità progressivamente si è rotta.
I problemi di stabilità nascono dalla scarsa incisività del Sindaco nel tenere ben saldo il timone della nave. È noto, infatti, che il timone è tenuto da qualcun’altro che gestisce e indirizza le scelte di questa amministrazione. Questo non vuole scaricare su altri le responsabilità, anche perché se qualcuno prende più spazio lo si deve al fatto che altri quello spazio lo lasciano libero. Per questo ci vorrebbe un maggior coinvolgimento e condivisione di tutti nell’azione amministrativa. Aspettiamo che il Sindaco batta un colpo e che riprenda con fermezza, lui e lui solo, la guida della maggioranza.

Manca poi un progetto forte per la città, che faccia da collante alle iniziative dei diversi assessorati, un progetto per Ortona che abbia dentro tutte le tematiche dal lavoro all'ambiente, dal turismo allo sviluppo sostenibile. Ogni assessore viaggia per conto suo, non fa gioco di squadra, sponsorizza le sue iniziative senza considerare una visione globale e senza raccordarsi con le scelte degli altri assessorati. Nascono così malcontenti per le diverse iniziative, da parte sia degli assessori che degli stessi consiglieri.

Anche la querelle sulle deleghe ai consiglieri è stata un'arma di distrazione, una foglia di fico per coprire la mancanza di un progetto. Agli ortonesi D’Ottavio aveva promesso un cambiamento nell’amministrazione, li aveva convinti a rompere gli schemi per acquisire una visione diversa del futuro della loro città e invece la maggioranza si è ritrovata nei tecnicismi di una piccola politica, fatta di problemi interni da affrontare giorno per giorno, con soluzioni tampone. Tutte le energie e le risorse economiche spese in questo primo anno si sono perse in mille rivoli e hanno lasciato poco sul territorio.

Tante sono le questioni che vanno sanate: il pagamento dell’Ici sui terreni agricoli edificabili previsti nel piano regolatore adottato dal 2008 al 2010 va rivisto perché è frutto di una forzatura; va stabilito un progetto per Ortona, con scadenze annuali di attuazione del programma; il Sindaco si deve riprendere il suo ruolo, gli assessori devono andare verso un’unica direzione e i Consiglieri comunali devo svolgere il loro ruolo; vanno avviate al più presto le procedure (mobilità e/o concorso) per il reperimento di un dirigente del settore ragioneria; l’innovazione tecnologica deve entrare in tutta la macchina amministrativa e nei servizi ai cittadini; bisogna attuare un vero controllo sulla spesa pubblica, evitando sprechi inutili e operando scelte su dove indirizzare le risorse.


Sono alcune delle condizioni che Sel pone al Sindaco per far ripartire il lavoro con tutta la maggioranza. Siamo convinti che gran parte dei Consiglieri comunali di maggioranza condividano queste richieste.
      
Patrizio Marino, Consigliere comunale Sel 

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