Il tesoro di Ortona deve essere tenuto bello e pulito per essere accogliente ai visitatori.
Il turismo, chi l'ha visto? Tutt'ora all'anno zero. Le nostre bellezze naturali devono essere tenute sempre con l'abito scuro della Festa e monitorate quotidianamente.
La Pasquetta, la cosidetta gita fuori porta darà modo a tantissima gente delle zone limitrofe di visitare il Castello di Ortona, molto "cliccato" e apprezzato dai forestieri, ma poco dai residenti.
Basta una piccola manutenzione di pulizia
e reinstallare 2 fari distrutti da una "bravata" di qualche ragazzo incosciente, forse fuori di sè. Appare oppurtuno installare una telecamera all'ingresso principale.
L'immagine meravigliosa del nostro Castello Aragonese costruito nel 1452, azzerato nella quasi totalità nel secondo conflitto mondiale e successivamente nel 1946 da una frana, deve essere mantenuto inalterato in quanto simbolo "Regina" della nostra città . Dopo anni e anni di abbandono e di scene da film western girate dai ragazzi del quartiere, è tornato alll'antico splendore circa 15 anni fà attraverso il restauro finanziato da Lottomatica, grazie all'interessamento dell'on. Franco Corleone, eletto nella circoscrizione di Ortona.
Oggi è l'attrazione più amata dai turisti, che lo visitano per fare foto al nostro bellissimo mare adriatico, non più selvaggio ma trivellato ed inquinato dall'uomo cattivo.
In seguito potrebbe diventare fonte di lavoro e guadagno per i nostri giovani inoccupati. Occorre personale qualificato e specializzato nel settore del turismo.
Siamo ancora in una fase sperimentale, dove si entra e si esce senza alcun controllo e senza pagare alcun tiket. Si riempiono fiumi di belle parole sul rilancio del turismo; leggi speciali,finanziamenti ma all'atto pratico è sparito anche il cestino per la raccolta carta. Così ci facciamo male da soli...
