Il cinema sarà restituito alla città. La ditta Edilizia d'Abruzzo, costruttrice e proprietaria del nuovo Palazzo “Di Zio” in via Cavour, realizzerà le due sale cinematografiche all'interno dello stabile in via di ultimazione.
E lo comunica all'amministrazione comunale, protocollando una lettera il 15 novembre indirizzata al sindaco, all'assessore al ramo e ai consiglieri comunali nella quale si ripercorre in breve la questione dell'ex cinema Odeon, le vicende più recenti, e si cerca, in sostanza, dalla politica delle soluzioni al problema cinema che la società è ancora tenuta a realizzare secondo la convenzione vigente, la n.1341, stipulata tra le parti nel 2002.
In realtà è un modo provocatorio per far prendere una decisione all'Amministrazione sulla questione, ma è importante ricordare che un cinema storico al centro cittadino è stato abbattuto dieci anni fa e, ora, sorge, invece, una palazzina ad uso residenziale e commerciale. Ma negli accordi presi tra pubblico e privato, quest'ultimo è tenuto a realizzare un cinema come “contropartita”. Inoltre, l'art. 2 della Convenzione stabilisce : “La ditta, proprietaria dell'immobile e del cinema, ha assunto l'impegno di cedere, se richiesta, la sala cinematografica gratuitamente al Comune per 24 volte l'anno e per un periodo di 15 anni, per la celebrazione di manifestazioni direttamente da parte dell'amministrazione comunale”.
A seguito dell'attuale forte crisi del settore, alla mancanza di un gestore della struttura, la proprietà ha avanzato al Comune alcune proposte alternative al cinema tutte scemate, anche l'ultima, tornata in tema, di ripristinare il Cinema Pidocchietto a Terravecchia. A questo punto, Di Zio chiede all'Amministrazione di prendere una decisione: “mantenere o superare la convezione”. “Mantenere la convenzione”, si legge nella lettera, “comporterà per la Edilizia D'Abruzzo la realizzazione di un cinema di proprietà che a suo malgrado sarà chiuso 28 giorni al mese, con uno spreco di risorse inutile e gravoso in questo tempo di crisi economica; mentre Ortona avrà solo l'utilizzo delle sale private per residui due giorni, limitatamente a manifestazioni e celebrazioni istituzionali e non un Cinema. A noi”, conclude, “incombono responsabilità imprenditoriali e in ragioni di queste che, salva vostra diversa volontà da comunicarci con immediatezza, provvederemo a definitivamente impegnare le nostre risorse come da pattuizioni vigenti”.
Le forze politiche di maggioranza e di opposizione dovranno confrontarsi seriamente e definitivamente sull'argomento. Ci sono, comunque, posizioni politiche differenti: amministratori convinti nel rispetto fino in fondo degli impegni assunti dalla ditta a prescindere da tutto, altri disposti a trovare altre soluzioni: come la realizzazione della sala cinematografica altrove (vedi Pidocchietto) o perfino chiedere in cambio altro, sempre negli interessi della città. Il Comune dovrà incaricare un tecnico molto competente che dopo aver ricostruito dall'inizio la lunga storia dell'Odeon e studiato bene le carte, dovrà quantificare bene il valore economico della convenzione e tutto il resto. Insomma,una buona base con la quale l'Amministrazione potrà “trattare” con l'Edilizia d'Abruzzo. Bisogna tener comunque conto che sono tanti gli ortonesi che vogliono un cinema o meglio uno spazio culturale e polifunzionale per la città.