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"Bellezza e Crudeltà", il primo libro di Attilio Alessandro Ortolano

Presentazione sabato 27 giugno alle ore 19:00 presso la sala Rotary di Ortona

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Dopo il “Vecchio Bosco” e il Liceo Scientifico, la prossima tappa della presentazione del libro "Bellezza e Crudeltà" di Attilio Alessandro Ortolano, giovane autore ortonese di 22 anni, è fissata per sabato 27 giugno alle ore 19:00 presso la sala Rotary di Ortona

Il libro narra la battaglia di Jonathan Mesto, intellettuale che nel 2112 si trova a lottare contro il sistema in una società distopica, in cui lo Stato censura arte e pensiero, internando e deportando gli intellettuali. Il protagonista decide di combattere la sua battaglia personale e sentimentale, non senza pagare un prezzo molto alto

«Iniziai a scrivere i primi capitoli nel gennaio 2014 poi mi fermai e ripresi ad agosto scrivendo senza alcuna interruzione fermandomi solo per pranzare e per andare a correre al mare la sera. Così, nel giro di 5-6 giorni, conclusi il romanzo -racconta l’autore- Poi inviai la bozza a diverse case editrici che, per la tiratura iniziale, mi chiesero un contributo di 500-600 euro. Rifiutai. Il 1° gennaio 2015 mi scrisse la casa editrice Edizioni La Gru di Latina, che decise di pubblicare il romanzo a sue spese catalogandolo come genere distopico, aggiungendo anche che si trattava di un genere "azzardato", almeno rispetto al pubblico attuale».

Ad un mese dalla pubblicazione del libro, l’autore fa il punto della situazione «Posso dire di aver avuto riscontri positivi sia per quanto concernente le vendite e sia perché spesso mi trovo circondato da persone che sembrano più contente di me o sorprese della pubblicazione del libro. La cosa che più mi interessa è trasmettere emozioni. In certi momenti l'universo sembra girare in modi che non si potrebbero immaginare e sono tranquillo semplicemente perché credo in quello che dico e spero che arrivi. Per il futuro ho dei progetti –conclude Ortolano– perché scrivere, come direbbe Pasolini, è come respirare. Quando si osserva molto la realtà si cerca di cristallizzarla e renderla immortale in vari modi, probabilmente uno di questi per me è la scrittura».

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