Lo dico oramai ogni sabato al mio ragazzo Cristiano “il sabato sera a nanna presto” e lui niente, eppure lo sa che la domenica scendo in campo. Con l'Atletico Ortona che milita in serie A2, e lui se la ride. Sono anni ormai che inseguiamo questo sogno e lui se la ride, come te la rideresti tu lettore se sapessi che sono 12 anni che una città piccola come Ortona vanta di una squadra di calcio femminile nei primi posti del campionato....? No, eppure è così. Tutti conoscono le due squadre di calcio della città ovvero l'A.S.D. Sporting Ortona che milita nell'Eccellenza e l'A.S.D. Virtus Ortona 2008 Calcio che milita nel girone B di Promozione, a Ortona i maschietti che giocano a calcio ne sono tanti, ma chi l'ha detto che il calcio è solo "macho"...
Considerato uno sport prettamente maschile, è strano vedere delle ragazze che corrono dietro un pallone e soprattutto perché lo fanno? La passione ti porta ad avvicinarti ad una disciplina ed in questo caso è il calcio, che non è il semplice correre dietro una palla, ma condividere il tuo tempo con un gruppo di persone con le quali ti impegni a raggiungere un obiettivo, con qualsiasi condizione atmosferica, fisica e psicologica.
Ciò che fa la differenza sono gli obiettivi di un gruppo, perché se si percorre tutti insieme un obiettivo, tra una vittoria e una sconfitta lo si fa tutte insieme, non esiste l’individualità nel calcio, c’è il talento che ti segna almeno un gol a partita, che ti ricorda le movenze di un vecchio giocatore, ma in campo si gioca in 11 e per 90 minuti la tua attenzione è tutta per quella palla che passa tra i piedi dei tuoi compagni, corri per difendere la tua porta e sali con la tua squadra in un’azione da gol, perché non vuoi perderti un attimo di quello che potrà essere un attesissimo grido di felicità da condividere con le tue compagne di squadra e il tuo mister che ti guarda dalla panchina senza dirti nemmeno una parola, ma sai che in quel silenzio c’è tutta la sua approvazione.
Le ragazze dell’Atletico Ortona Calcio Femminile, ogni domenica non si siedono su una tavola imbandita delle più prelibate leccornie, non escono a fare la passeggiata con le amiche o con il fidanzato, corrono dietro un pallone e se lo fanno bene festeggeranno tutte insieme se lo faranno male saranno comunque tutte insieme per parlare di cosa è andato storto e cosa si può fare per rimediare.
Il passaggio da quella che era una volta la vecchia rosa a quella attuale è stato un percorso non sempre facile fa gestire, dal primo presidente Lucio Cupello al secondo Ciro Mancini ed infine Elda Galasso. La dirigenza ha cambiato volto nel corso degli anni, ma è sempre stata formata dai genitori delle ragazze e la forza che il gruppo aveva in sé ha trascinato varie persone di grande valore, alcuni dei quali non sono più tra noi, ma la loro presenza è sempre viva nella squadra, il Dottore Andreacola e Dino Fasiello.
Per i primi sette anni la squadra è stata seguita dal mister Sonia Guglielmo, susseguita dall’ex giocatrice Vienna Lotti, con le quali le ragazze hanno raggiunto importanti traguardi come due campionati di serie B a livello nazionale, due campionati prime in classifica a pari punti con il Chieti, ma persi durante lo spareggio e tre Coppe Abruzzo vinte. L’attuale rosa è formata da ragazze provenienti da paesi limitrofi che hanno trovato in questo gruppo il sapore della familiarità e il gusto della vittoria, ad oggi seguite dal mister Mario Di Giovanni che le sta conducendo al salto di qualità: la Serie A2.
C’è una giocatrice che più di tutte vorrei menzionare il portiere Luana Pavan, descritta nel dizionario del calcio italiano con testuali parole: portiere con il fisico da indossatrice, si mette in luce negli anni 80 con una giovanissima Morace, va a Trani e conquista tre scudetti con la squadra pugliese, ed altre vittorie sono susseguite nella sua carriera calcistica ad alti livelli, Luana Pavan è una donna, una mamma attenta che quest’anno, il 3 marzo, compie i suoi 50’anni sul prato verde e con i suoi guanti insegna alle più piccole ogni giorno il valore dell’impegno e del non arrendersi mai. Sempre pronta ad accoglierti con un sorriso e a sdrammatizzare sulle situazioni, la sua figura è importante non solo per l’eccellente bravura e costanza, ma soprattutto per il suo modo di essere e gestire le ragazze dallo spogliatoio alla porta.
In sostanza questa è la squadra che ogni mercoledì e venerdì si allena tra i campi di Cucullo e Ortona, nell’essenza è un gruppo, una famiglia, uno stile di vita fatto di rispetto e comprensione gli uni con gli altri dentro e fuori dal campo.
