Nell'ambito della controversa vicenda della chiusura (leggi...) del punto nascite di Ortona (leggi...), oltre al ricorso al Tar (leggi...), è In arrivo un esposto alla Procura della Repubblica da parte del Comitato Spontaneo "contro la chiusura del punto nascite ortonese". L'obiettivo è quello di chiedere alle autorità di controllare e valutare i dati sul punto nascite di Ortona (leggi... e leggi...). Dopo la presentazione al pubblico, in meno di due giorni sono state raccolte più di 150 firme.

Infatti, nei giorni scorsi, il Comitato spontaneo ha organizzato un incontro con il pubblico nel quale sono stati chiariti i dati e i requisitii del punto nascite assieme alla spiegazione dell'Accordo Stato-Regioni 2010 (il cosiddetto "Piano Fazio", leggi...), del decreto commissariale n.10 di febbraio 2015 e del Documento CPNR (leggi...) che ha reso effettiva la chiusura. Tra i presenti il Sindaco D'Ottavio, gli amministratori locali, qualche amministratore regionale e la dott. Manuela Mucci (leggi...), Responsabile dell'UOSD di Ostetricia e Ginecologia dell'ospedale "G. Bernabeo" di Ortona.

Nel corso della conferenza, moderata da Francesco Di Casoli, i membri del Comitato e il prof. Nicola Gasparro hanno ripercorso tutte le incertezze che investono la vicenda. Dopo una breve introduzione del Comiitato, si è passati subito al ricorso al Tar, precisando che non è stata accolta la richiesta di sospensiva immediata del decreto commissariale, riservandosi però di entrare nel merito per approfondire meglio la questione (leggi...). In tal senso, è emersa qualche forte perplessità proprio sulla motivazione del rigetto della sospensiva: il Tar ha ritenuto di non sospendere il decreto per "mancanza di fumus e periculum" che, secondo il prof. Gasparro, in realtà potrebbero essersi configurati, lasciando ampi margini per l'impugnazione. 

Il Comitato Spontaneo: «Chiediamo alle autorità di verificare nel dettaglio tutta la vicenda perché il punto nascite di Ortona ha tutti i requisiti per restare aperto».