La crisi del settore idrocarburi continua a fare le sue vittime e ne fanno le spese i dipendenti della Halliburton che come un fulmine a ciel sereno annuncia che 30 di essi saranno licenziati.
Ortona continua a sprofondare nel baratro della disoccupazione e la crisi ormai strutturale non manchera' di riperquotersi con effetti sempre piu' devastanti su tutta la popolazione a partire dal commercio che gia' vive una perdurante crisi che la sta letteralmente mettendo in ginocchio.
L'aria che tira in Citta' e' rovente e non solo per il caldo torrido ma soprattutto per lo spettro della disoccupazione che si fa sempre piu' reale ed interessa un numero di lavoratori in continua crescita.
L'incertezza e l'inquietudine di tanti Ortonesi anziche' lenirsi si accentua sempre di piu' e la preoccupazione diventa ancora piu' consistente con l'approssimarsi della stagione di ripresa delle piccole industrie appena dopo le ferie estive.
In queste circostanze e situazioni e' d'obbligo dare speranze ma la situazione non e' affatto rosea e nascondere la polvere sotto il tappeto puo' essere lenitiva a brevissimo ma deleteria piu' che mai perche' bisogna allertare tutte le componenti imprenditoriali, sindacali, Amministrative affinche' si diano una mossa per arginare quella che sembra sempre piu' una decadenza infinita della nostra citta'.
Chi sta in questo momento sotto l'ombrellone ed ha una qualsiasi responsabilita' pensi anche a come fare per arginare questo sfacelo che se non fermato si alimentera' di se stessa e si ingigantera' sempre piu' mandando a ramengo anche le residue speranze di tutti i Cittadini.
La famosa zona ZES - zona economica speciale- potrebbe essere una chiave di volta per l'inversione di tendenza economica che ci sta attanagliando , speriamo che chi ne ha le possibilita', l'Amministrazione ne ha, ne sfrutti tutte le agevolazioni economiche che potrebbero derivarne senza perdere tempo perche' oggi come non mai il tempo e' denaro.