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I LIMITI DEGLI (IN)ESPERTI: LA PRESIDENTE RABOTTINI E LA MAGGIORANZA SI ASSUMANO LE PROPRIE RESPONSABILITÀ

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Sabato 29 luglio alle 9:30 si sarebbe dovuto tenere un Consiglio comunale particolarmente importante con all'ordine del giorno l'assestamento generale di bilancio e salvaguardia degli equilibri per l'esercizio 2017, la cui mancata presa d'atto entro il 31 luglio di ogni anno provoca la diffida della Corte dei Conti.

Pur essendo stata fissata la data del Consiglio comunale durante la conferenza dei capigruppo di lunedì 24 luglio, l'ordine del giorno, nonostante la necessità di prestare particolare attenzione in considerazione della delicatezza dei punti da discutere, è stato redatto dalla Presidente Rabottini e consegnato all'ufficio notifiche solo nel tardo pomeriggio di martedì 25 luglio. Tale ritardo ha inevitabilmente fatto slittare la consegna delle convocazioni ai singoli Consiglieri al 26 luglio quando ormai erano scaduti i tre giorni liberi prescritti dal Regolamento per l'avviso di convocazione dell'assise. Qualora il Consiglio comunale si fosse svolto anche in assenza di una corretta convocazione, ogni atto dello stesso sarebbe stato annullabile e pertanto è stato necessario procedere all'annullamento della convocazione e a un rinvio del Consiglio comunale a data da destinarsi.

Indipendentemente dal fatto che l'inadempienza della Presidente Rabottini fosse dipesa dalla mancata conoscenza del Regolamento o da superficialità, su tale inciampo, seppur grave, avremmo evitato di porre l'accento.

È diventato impossibile sorvolare quando abbiamo dovuto constatare che, dopo che in Città era iniziata a diffondersi l'idea che la responsabilità dell'annullamento della convocazione del Consiglio fosse potuta dipendere da un'inadempienza dei funzionari del Comune di Ortona, né la Presidente Rabottini né alcun rappresentante della maggioranza si è assunto pubblicamente le proprie responsabilità difendendo il personale comunale attraverso, ad esempio, una comunicazione ufficiale.

Durante la campagna elettorale siamo stati attaccati perché giovani e privi di esperienza; al contrario, persone come la Presidente Rabottini che è stata assessore della passata amministrazione D'Ottavio, avrebbero fatto della conoscenza della macchina amministrativa il loro punto di forza. 

Più che mettere in evidenza le lacune di questa tesi, quello che ci preme ribadire è che, soprattutto quando si ricoprono incarichi pubblici, sarebbe opportuno assumersi le proprie responsabilità ed impedire che queste possano essere scaricate, anche solo indirettamente, su altri.

 

c. s. Giorgio Marchegiano   - Emore Cauti

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