La festa più pazza del mondo viene celebrata ad Ortona, come consuetudine, dalle scuole superiori.
Il Re Carnevale non si smentisce e appare sempre più variopinta.
Tutto è permesso, dove il gioco, lo scherzo e la finzione sono le regole ma non si può tollerare che i ragazzi dei carri allegorici bevono così tanto vino, in barba alla presenza dei ragazzini che comunque hanno il diritto di divertirsi in spensieratezza, all'interno di un ambiente cittadino vivibile.
Un'immagine ed un atteggiamento negativo, segnalata con disgusto dai genitori che avevano pensato di portare i propri pargoletti alla visione della sfilata dei carri.
Per il resto, nulla da eccepire: carri molto belli e suggestivi, frutto del lavoro svolto dagli alunni delle scuole superiori che con tanta passione e sacrificio si sono dedicati nel tempo libero alla loro costruzione.
Il centro cittadino, pieno di gente ha gradito l'attraversamento della colonna allegorica, anche se il volume altissimo degli altoparlanti procurava molto fastidio alla folla.
Un inconveniente evitabile e di cattivo gusto.
I giovani vanno sostenuti ma anche guidati e senza essere lasciati in balia delle onde.
Una migliore organizzazione nelle prossime edizioni eviterebbe le giuste lamentele della gente comune.
Carnevale, ossia il "martedi grasso", che precede il mercoledì delle ceneri, è l'occasione ghiotta per gustare i dolci tipici, come le chiacchiere e le castagnole.
I ragazzi, a prescindere, meritano il plauso della città di Ortona.