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I CIMITERI DI ORTONA. I LUOGHI DELLA MEMORIA DEL CENTRO CITTADINO. PER NON DIMENTICARE

Lo stato di conservazione, la cura e la manutenzione dei nostri Camposanti.Ultimo episodio.

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Il nostro viaggio "ispettivo" sui Cimiteri di Ortona termina con la visita nel luogo sacro cittadino.

La sua estensione è di circa otto ettari di terreno. I viali e le scalinate interne collegano tra di loro le varie strutture: loculi, cappelle, tombe e terra vergine.

Prima di accedere al Cimitero, registriamo una bella sorpresa. Dopo il raid dei soliti incivili, le finestre e la porta del bagno pubblico, ubicato nella zona esterna del muro di cinta, sono  state riparate.

Purtroppo la Chiesa della S.S. Trinità risulta abbandonata a se stessa. E' chiusa da oltre quindici anni, nonostante nel 2010 ci fu il sopralluogo del Prefetto di Chieti, sollecitato dall'esperto 'architetto Giorgio Zandegiacomo, deceduto da qualche anno. Le buone intenzioni sono svanite nel nulla. Un eventuale recupero della Chiesa, oltre al valore storico, offrirebbe alla comunità, un momento religioso di preghiera, fondamentale per l'ultime esequie.

 

L'ingresso, giustamente, è riservato agli onori dei cittadini illustri di Ortona.

Il pittore MICHELE CASCELLA, i musicisti  FRANCESCO PAOLO TOSTI e  GUIDO ALBANESE sono per sempre i punti di riferimento delle nuove generazioni.

I prestigiosi riconoscimenti che hanno ottenuto nel mondo non possono e non devono essere mai dimenticati.

 

 

 

Cammini e ti accorgi che anche il Camposanto di Ortona centro è tenuto con cura ed in modo ordinato. Questo è un dato di fatto che conferma la continuità della vita umana, anche oltre la morte.

Il rispetto per il culto dei morti è l'essenza della quotidianità. Quì dentro sono seppelliti: uomini semplici, artisti, sacerdoti e magari santi non ricosciuti  e elevati agli altari della MADRE CHIESA ma che hanno, comunque, seminato amore infinito. L' esempio emblematico è il frate più amato dagli ortonesi negli anni trenta- quaranta PADRE LEONARDO PALUMBO. Aiutò la povera gente ed espulse alla fine delle Messe dalla Chiesa le devote troppo pettegole: " Andate a rassettare la casa, non togliete tempo prezioso alle vostre famiglie". Il suo motto fece il giro della città e riscosse tantissimi consensi.

Le sue spoglie riposano nella cappella gentilizia della famiglia Cieri.

L'altra novità  positiva è la ristrutturazione, sebbene parziale, della cappella della TRINITA', riaperta al culto qualche mese fa, dopo un ventennio..

La nostra storia è tutta sigillata qui dentro. Il SACRARIO, i caduti di tutte le guerre, i ricordi tristi del vissuto dei propri antenati è un dato inconfutabile da cui riflettere attentamente per scongiurare qualsiasi guerra futura. Per non dimenticare.

Tra i testimoni della seconda guerra mondiale ricordiamo il sacerdote don Antonio Politi, autore di parecchi libri storici.

Scrisse anche un simpatico opuscolo sui sopranomi delle famiglie ortonesi. All'interno della cappella del Capitolo di San Tommaso, sono seppelliti i sacerdoti di origini ortonesi. E' doveroso ricordare anche il prete " Buono" don Tommaso Sanvitale, sempre schierato dalla parte del popolo, a prescindere dalla frequenza o meno in Chiesa.

Il buon funzionamento delle attività di sepoltura e di informazioni ai visitatori è garantita dal funzionario comunale Vittorio Cespa.

Il Cimitero di Ortona centro è l'unico dotato di 2 ingressi. E' aperto in modo continuativo dalle ore: 8,15  alle ore 17.

Le nostre visite " ispettive " nei Cimiteri ortonesi sono terminate. Ci aspettevamo d trovare disordine e incuria, invece, abbiamo fotografato ambienti ripuliti e curati nei minimi particolari.

La città di Ortona deve conservare i suoi figli in ambienti puliti e ordinati. La storia non è un opzional....

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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