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IL PIANO REGOLATORE GENERALE E' ALL'ESAME DEL GENIO CIVILE. DEMOCRAZIA CIVICA CRITICA LA SCELTA DEL COMUNE.

Incontro pubblico interessante sulle incertezze del P.R.G. L'approvazione definitiva può attendere.

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P.R.G. bloccato al capolinea dal lontanissimo 1994. La politica segna il passo e non trova soluzioni immediate.

Il nuovo Piano Regolatore Generale del Comune di Ortona, in fase di elaborazione, non vedrà mai la luce.

E' la sintesi della Conferenza pubblica svoltasi al Polo Eden il 27 ottobre 2016 organizzata dall'associazione Democrazia Civica.

L'hanno sostenuto con enfasi i relatori: Arch. Antonio Di Campli, la commercialista Dr.ssa  Simona Rabottini, l'Arch. Luca Menna e moderatore Avv. Luigi Di Iorio.

"Sebbene è condivisibile sotto alcuni aspetti, esso presenta molte criticità nelle zone costiere. Occorre un'azione forte per favorire le persone che risiedono nelle campagne. Le contrade non hanno nulla", ha puntualizzato Di Campli.

L'ex assessore, nonchè ex consigliere comunale Luca Menna ha esaminato nei minimi particolari la procedura attuata dall'Amministrazione Pubblica.

(Clicca sulla foto per vedere l'intervista a Menna)

"L'atto di adozione del P.R.G. esiste già nella documentazione riesumata dal Comune dopo la bocciatura del Tribunale Amministrativo . Bisognava soltanto produrre agli organi di controllo gli elaborati mancanti ossia: la VAS [VALUTAZIONE STRATEGICA AMBIENTALE] e la Zonizzazione Sismica. In seguito, si può anche ipotizzare una nuova variante al Piano. Lo strumento urbanistico è la carta fondamentale della città, non può essere soltanto la scelta di una fazione politica.

Deve avere la condivisione di tutti i partiti politici. Il piano D'Ottavio ha forti dubbi di leggittimità, perchè nasconde uno strumento urbanistico molto differente rispetto a quello adottato nel 2007. I giudici amministrativi ne obbligavano soltanto la rivisitazione con gli allegati mancanti. Altre criticità sono visibili a vista d'occhio, come ad esempio l'edificabiltà di magazzini e manufatti nelle zone agricole. Non c'è alcuna compatibilità ambientale." ha puntualizzato Luca Menna.

L'ex assessore Simona Rabottini ha elencato una serie di determine approvate dalla Giunta Municipale legati agli incarichi professionali per l'elaborazione del P.R.G. L'impegno di spesa ammonta a circa 130.000 euro. Anche la commercialista ha sostenuto la complessità dell'iter scelto dalla maggioranza a guida D'Ottavio: "Il provvedimento penalizza fortemente i cittadini che devono pagare l'I.C.I. sui terreni, senza avere in concreto nessuna possibilità edificatoria. Una eventuale ricorso al T.A.R. dei cittadini penalizzati dalle nuove scelte urbanistiche, con sentenza a loro favorevole, costringerebbe il Comune a doverli rimborsare. In sostanza Il Bilancio per l'annualità 2017 deve prevedere un capitolo per le restituzioni. In questo caso l'Ente comunale, non avendo la disponibilità di cassa, verrà messo in DISSESTO FINANZIARIO", puntualizza la Rabottini.

(clicca sulla foto per vedere l'intervista a Rabottini )

Un'impasse senza soluzioni. L'ex funzionario comunale Vittorio Polsoni,  ha sollevato forti dubbi sui probabili rimborsi agli utenti: "La restituzione delle tasse I.C.I. ed I.M.U. è solo una speranza. I regolamenti comunali non prevedono tali adempimenti, modificarli ora non permetterebbe comunque la retroattività nei pagamenti", conclude Polsoni.

La conferenza organizzata da Democrazia Civica ha evidenziato a chiare lettere il pronunciamento dall'Arch. Luca Menna: "Tutti i piani regolatori presentati prima delle elezioni amministative non hanno avuto esiti positivi. Si sono sempre bloccati lungo il farraginoso percorso approvativo. Succederà anche questa volta".

Attendiamo le risposte della maggioranza dei consiglieri comunali che sostiengono il P.R.G. in itinere. Come dire: se sono rose fioriranno...

I cittadini, ancora una volta non hanno certezze. Devono solo pagare i tributi, anche quelli, probabilmente, non dovuti.

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