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Ortona senza bandiera Blu 2014

l'intervento dell'assessore Giannicola Di Carlo.

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Ortona notizie ha deciso di pubblicare integralmente l'intervento dell'assessore comunale al turismo Giannicola Di Carlo sulla questione della Bandiera Blu. Intervento che l'assessore ha pubblicato come post sulla sua pagina facebook:

Apprendere della mancata assegnazione della Bandiera Blu al Comune di Ortona è per me motivo di grande amarezza e rammarico, che esprimo quale assessore al turismo, da sempre impegnato nella tutela del territorio, oltre che comune cittadino.

Sebbene sia stato spesso in passato oggetto di dubbi circa i passaggi di assegnazione e nonostante non rappresenti sempre un traino concreto per il settore turistico (molte prestigiose località marinare, ad esempio, non si sono mai candidate a ricevere questo riconoscimento, né forse lo faranno in futuro; invito a tal proposito a visionare il sito internet ufficiale della FEE), il vessillo assegnato dalla FEE rappresenta senza dubbio una garanzia della qualità e della salute del nostro territorio costiero e non averla ricevuta ci costringe ad una riflessione approfondita e critica, che tocca anche aspetti non direttamente riconducibili all’amministrazione comunale, ma nella quale tutti i soggetti che svolgono un ruolo di gestione e amministrazione del territorio sono comunque coinvolti.

In attesa di ricevere le motivazioni della mancata assegnazione e scoprire quale sorta di alchimia fra i parametri presi in considerazione dalla FEE, ad assoluta discrezionalità del comitato valutatore, ha portato all’esclusione (nella lista nazionale dei Comuni esclusi emergono casi eclatanti quali San Remo, Riccione etc etc), alla domanda di una amica imprenditrice turistica: chi dobbiamo ringraziare? rispondo che le responsabilità sono di varia natura e che meritano di essere pesate, senza però dimenticare l'incidenza di problematiche ataviche, come l'inquinamento dei fiumi, ormai sempre più spesso scambiati per discariche e mal controllati degli organismi preposti, e quelle estemporanee o impreviste, come l' alluvione che mesi fa ha provocato ingenti danni alla provincia; responsabilità che non risparmiano alcuni Comuni dislocati fra la Majella e le zone limitrofe all’Ortonese, che immettono continuamente reflui non monitorati e potenzialmente inquinanti negli otto corsi d’acqua che attraversano il nostro territorio comunale e sfociano lungo i nostri 17 km di costa.

Faccio anche notare che molte delle Bandiere Blu assegnate quest’anno, sono riferite a singoli lidi e non a tratti di costa: è il caso del Comune di Francavilla al mare, per il quale la Bandiera è stata assegnata solo al Lido Asterope, o del Comune di San Vito dove il vessillo blu 2014 sventola esclusivamente sulla spiaggia del Turchino. La nostra candidatura, quest’anno, ha invece riguardato 6 strutture balneari in località Riccio e 3 in località Saraceni, tratti ben più ampi e considerevoli.
Di certo, l'urgenza di realizzare un progetto di sviluppo sostenibile per il territorio diventa sempre più impellente e l'intero apparato amministrativo ha il dovere di lavorare in questa direzione: penso al progetto di rendere Ortona primo Comune italiano "insetticida free"; di aumentare la superficie coltivata con tecniche innovative di coltivazioni biologiche certificate; di monitorare la situazione delle discariche abusive e quella dei corsi d'acqua e, non ultimo, di rafforzare il raccordo fra l'amministrazione comunale e gli enti preposti alla gestione dei depuratori (SASI) e dunque a garantire il benessere collettivo.

Non dimentichiamo, però, che Ortona è anche uno dei pochi Comuni dotati di pesca turismo, di approdi in sicurezza per le imbarcazioni della piccola pesca, che ha tutte le strutture di pronto soccorso idonee a garantire l'intervento in emergenza sulle spiagge e che offre attività connesse ad una promozione turistica tradizionale legata ad un turismo familiare, culturale, enogastronomico e naturalistico. Purtroppo la carenza di importanti strutture ricettive, limita la capacità dei servizi di accoglienza e lo sviluppo di una ricezione di massa per la quale la nostra città non è neppure storicamente vocata.

Anche in considerazione di questo dato, oltre al calo nazionale delle prenotazioni dovuto alla crisi , stiamo lavorando per potenziare il tessuto ricettivo legato ai B&B e alle piccole strutture a gestione familiare, unico attuale volano - per molti - in grado di sostenere l’imprenditoriale locale.
Ma la volontà e l'iniziativa del singolo purtroppo non bastano, per questo invito tutte le figure impegnate e coinvolte nella pubblica amministrazione a una maggiore condivisione e sinergia per raggiungere obiettivi comuni non più procrastinabili.

Giannicola Di Carlo

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