Partecipa a Ortona Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

In bici sulla Linea Gustav con un tempo da lupi

Condividi su:

Un tempo veramente brutto, da starsene a casa, non ha fermato minimamente il gruppo di ciclisti amatoriali che ieri partendo da Ortona sono giunti a Cassino ripercorrendo la Linea Gustav. I due Comuni sono gemellati.

Con un umore alle stelle, i  ciclisti sono partiti da San Tommaso intorno alle ore 8.30 con l'obiettivo di percorre i 170 km di distanza tra le due Municipalità legate da un tragico destino: quello della seconda guerra mondiale. In rappresentanza del Comune di Ortona a Cassino, il Presidente del consiglio comunale, l'avv. Ilario Cocciola molto entusiasta dell'iniziativa. C'erano anche il consigliere comunale Luigi Menicucci e Sabastiano Fezza (Gruppo di lavoro del settantesimo della Battaglia di Ortona).

La prima sosta al Sacrario della Brigata Majella nel Comune di Taranta Peligna. La delegazione, guidata da Cocciola,  ha deposto un mazzo di fiori al Sacrario per ricordare il sacrificio della Brigata Majella durante gli eventi bellici della Seconda Guerra Mondiale. Ad accoglierli il primo cittadino di Taranta Peligna Marcello Di Martino.
Dopo la sosta, il gruppo è ripartito alla volta di Cassino attraversando il territorio dei comuni di Palena, Roccaraso, Castel di Sangro e Venafro, per giungere a Cassino, dove è stato ricevuto in maniera calorosa dal Sindaco Giuseppe Golini Petrarcone e dall’intera Giunta della Città , con il reciproco scambio di doni e con la promessa di rendere l’evento costante e continuativo nel tempo. Tra i doni non poteva assolutamente mancare il vino 70 prodotto dal Consorzio Ortona DOC, con l’etichetta celebrativa realizzata per il settantesimo.

Il gruppo ha sostato al centro ciociaro e, ieri sera, ha incontrato la madre del compianto campione di ciclismo Marco Pantani.

“Un grande attestato di stima e di affetto va a questi straordinari cicloamatori non più giovanissimi”, commenta Nino Fezza, “che con grande determinazione, ma soprattutto con il sorriso sulle labbra, hanno affrontato questa ‘tappa’ proibitiva di 170 chilometri. Due nomi per tutti: Matteo Di Martino, il motore di questo gruppo, e ‘zio’ Remo Cicchetti, il cuore”. 

Condividi su:

Seguici su Facebook