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L'OSPEDALE E IL SINDACO DELLA POLEMICHETTA CONTRO LE OPPOSIZIONI

CASTIGLIONE PENSA DI POTER CAMBIARE LE CARTE IN TAVOLA AGGIUSTANDOSI I FATTI COME PIACCIONO A LUI .

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L’ospedale e il sindaco della polemichetta contro le opposizioni

Castiglione pensa di poter cambiare le carte in tavola aggiustandosi i fatti come piacciano a lui. Come al solito fa i conti senza l’oste. Quotidianamente si lancia in piccoli velenosette critiche verso le opposizioni confidando nell’ufficio stampa del Comune che poi riferisce solo la sua versione ingannando quindi i cittadini e quanti non conoscono i fatti.

L’ultima trovata è quella di criticare me e i consiglieri Marchegiano e Cauti perché, a giudizio di Castiglione, non abbiamo attaccato la giunta regionale, il presidente Marsilio e l’assessore alla sanità Verì che finora non hanno preso decisioni sul futuro dell’ospedale.

Nei miei riguardi il sindaco azzarda una sciocchezza scrivendo, “non vediamo azioni incisive del consigliere del centro destra Peppino Polidori nei confronti del suo governo regionale”. Non so a chi si riferisca Castiglione quando mi colloca nel “governo regionale”, in quanto io non ho tessere di partito e nemmeno ho avuto in campagna elettorale simboli di nessun partito di quelli che oggi sono al potere regionale. Ma andiamo con ordine: a favore dell’ospedale -tema a me particolarmente caro- ho presentato iniziative (inascoltate dal sindaco) per il suo rilancio, ho contestato il ridimensionamento del pronto soccorso oggi ancora primo intervento (mentre Castiglione faceva finta di nulla anzi dicendo che era la stessa cosa); avevo in più occasioni ribadito che una città che ha un porto di rilevanza nazionale e, quindi, cantieri importanti deve avere un ospedale pronto ad ogni evenienza; ho ricordato polemicamente che Ortona con il suo circondario è il quarto polo vitivinicolo nazionale e accadono più incidenti agricoli nelle campagne che in autostrada; ho criticato pesantemente la ex giunta D’Alfonso così come le indecisioni dell’attuale governo regionale.

Ora mettendo i fatti in fila, ricordo a Castiglione che lui era a spasso in bici con D’Alfonso e D’Alessandro tributando loro una inusuale accondiscendenza (era il periodo che Castiglione si era buttato a sinistra bamboleggiandosi con il Pd regionale ad iniziare dal fatto che D’Alfonso lo reputava un alleato per porre lo scalo marittimo di Ortona sotto la gestione di Ancona). Poi con una giravolta ancora più singolare Castiglione durante la campagna elettorale ha deciso che solo il presidente Marsilio era degno di essere ricevuto nel suo ufficio di sindaco - quindi violando un principio di equidistanza - perché, invece, ha tenuto fuori la porta non invitandoli i due altri candidati, Sara Marcozzi dei 5Stelle e Giovanni Legnini del Pd-Centrosinistra.

Castiglione che in 20 anni di presenza in consiglio comunale ha maturato una certa scaltrezza, capendo che avrebbe vinto Marsilio e un po’ per opportunismo un po’ per mostrarsi filo destra, ha fatto una mossa schierandosi simbolicamente, mossa che un primo cittadino non poteva fare.

Infine, a coronare il Castiglione neo sostenitore del Centrodestra c’è stata l’elezione del suo pupillo Fabrizio Leonzio a consigliere provinciale - io ero contro e avevo proposto Angelo di Nardo - invece Castiglione-Leonzio in accordo con gli esponenti del centro destra provinciale suggellarono un patto per avere i numeri e quindi venne eletto Leonzio, che poi chissà perché dopo alcuni mesi si è dimesso .

Quindi, il sindaco si butta un po’ qui un po’ là secondo i suoi interessi politici del momento, facendo poi far fare figuracce alla città, perché come ormai in molti hanno compreso Ortona conta sempre meno nei tavoli provinciali e regionali.

Infine, per quanto mi riguarda continuerò a criticare e contestare chi non avrà rispetto per la città e per le sue strutture primarie tra cui l’ospedale, il porto e l’agricoltura. Di convinzioni e idee sono un liberale cattolico che crede nell’impegno non solo personale ma di quanti hanno a cuore gli obiettivi della crescita della città. Castiglione, invece di fare polemiche sul sito stampa del Comune iniziasse a prendere sul serio il suo ruolo. Un protagonista si comporta come tale, altrimenti non può lamentarsi di essere messo in disparte. Quello che è peggio che a perderci è tutta la città.

POLIDORI PEPPINO  CS

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