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D'Ottavio deve riflettere: continuare o andare a casa

Il consiglio comunale di ieri è stato pesantissimo per il primo cittadino

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E' oramai più che evidente che il sindaco Vincenzo D'Ottavio non può più andare avanti così e che la città non si può più permettere consigli comunali così “sofferenti” e “problematici”.

Un plauso va fatto alla minoranza, che dopo aver evidenziato ancora una volta il fallimento politico dell'amministrazione del sindaco D'Ottavio, con senso di responsabilità ha concertato insieme alla maggioranza  i punti all'ordine del giorno da approvare, per dare alcune risposte ai cittadini almeno sull'argomento più importante ieri: il parere, per fortuna unanime, sul Piano regolatore portuale di Ortona.

Ma cosa è successo?

Il capogruppo di Sel, Patrizio Marino che ha letto un documento congiunto Sel-Pd-Udc, rafforzato anche con le firme dei tre segretario di partito, in cui si è chiesto al sindaco di “porre in essere, nel più breve tempo possibile, tutte le iniziative necessarie a ricostituire la coalizione di governo della città  per riprendere insieme l'impegno nell'attuazione del programma di governo”.

Nel documento si attacca anche la giunta del sindaco che  da oltre 3 mesi dalla sua costituzione si è poco confrontata con i gruppi consiliari e che l'attuazione delle linee programmatiche della coalizione in questo periodo ha subito un consistente rallentamento. In sostanza, i tre partiti ritengono che sia “opportuno ricostituire l'unità della coalizione che ha vinto le elezioni 2012”.

Non ha firmato il documento il capogruppo dell'Idv, Simonetta Schiazza ricordando in aula che il “vecchio modo di fare politica aveva precedentemente escluso il suo partito e che ora non aveva senso firmare per fare gioco a questo attuale opportunismo politico nei suoi confronti”.

D'Ottavio era stato informato di questa azione solo pochi minuti prima della seduta ed è intervenuto dicendo che si prenderà alcuni giorni per riflettere sulla decisione politica definitiva da prendere.

Ora, davanti al sindaco D'Ottavio si presentano tre opzioni:

1) Si dimette mandando tutti a casa
2) Rifà la giunta, magari mantenendo solo il vice-sindaco in carica Nadia Di Sipio. Insomma un esecutivo che sia veramente espressione delle forze politiche della coalizione di centrosinistra 2012
3) D'Ottavio allarga la sua maggioranza, coinvolgendo in un progetto di fine mandato anche la minoranza con dei punti prioritari della città. Potrebbe trovare l'appoggio di: Remo Di Martino, Nichi Fratino e Franco Musa, mentre avrebbe il rifiuto di: Tommaso Cieri e Leo Castiglione che chiedono in sostanza al primo cittadino di assumersi la responsabilità del suo fallimento politico-amministrativo e di ridare voce ai cittadini.

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