Lo scorso 15 luglio 2024 è venuto a mancare il Professore e sommo Artista Vito Giovannelli. Per chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, e noi certamente siamo fra questi, è stato, è e sempre sarà un chiaro e luminoso punto di riferimento nel panorama della cultura popolare abruzzese. Vito, l’artista, il ricercatore, il divulgatore, l’Amico, ha lasciato un patrimonio di conoscenze di assoluto indiscusso valore come rari ve ne sono stati nel nostro tempo. Chi è che ha ridato vita, e dignità, gettando solide basi culturali per una sua futura continuità, allo strumento musicale aerofono a sacco conosciuto come Zampogna (scupìne) che indubbiamente prima dell’avvento dell’organetto diatonico abruzzese “ddu’ bbotte” nella seconda metà dell’Ottocento ha costituito e costituisce tuttora la cifra della nostra identità agrosilvopastorale abruzzese? Vito, naturalmente. Chi è che, a dispetto di quanti, blasonati etnomusicologi o frettolosi semplici detrattori hanno negato la presenza della Zampogna in terra d’Abruzzi, ne ha invece tenacemente affermato la sua esistenza con seri studi ed approfondite ricerche? Vito, ancora lui. Chi è che con una fondamentale opera iconografica ed organologica ha definito e pubblicato le varie tipologie di zampogne tipiche dei nostri territori, unica nel suo genere per compiutezza ed assoluto rigore scientifico sia in Italia che all’estero? Vito, sempre lui. E chi è colui che, pur essendo fiero pugliese di nascita a Capurso
(BA), nel corso della sua lunga vita d’artista ha dedicato instancabilmente tantissime energie alla Zampogna? Vito Giovannelli, il nostro maestro. Con lui abbiamo piacevolmente diviso diverse esperienze musicali a carattere popolare, primo fra tutte la nascita e lo sviluppo ad Ortona del PifferAria d’Abruzzi Festival che con le sue dodici edizioni è senz’altro sicuro punto di riferimento per quanti, studiosi o veri appassionati, amano i suoni ancestrali della nostra terra: quelli del Piffero e della Zampogna. Con lui abbiamo creato sempre ad Ortona l’Associazione culturale ZADA Zampognari d’Abruzzi che di anno in anno porta avanti ambiziosi, nobili progetti di assoluto rispetto, come il portare nel periodo natalizio gli antichi suoni delle zampogne a tutti gli alunni delle scuole dell’infanzia e della primaria della città, in assoluta continuità con le nostre tradizioni sonore abruzzesi. Vito ha collaborato fattivamente con l’Istituzione Palazzo Farnese durante la presidenza D’Anastasio, realizzando con grande cura: una serie di cartoline riproducenti zampogne d’Abruzzi; le incisioni dedicate a Madama Margherita d’Austria, Basilio Cascella e la cartella Donna Luisa De Benedictis madre di Gabriele D’Annunzio. Vito Giovannelli è stato molto apprezzato come disegnatore e profondo conoscitore dell’arte incisoria.
Caro Vito grazie di cuore per il prezioso patrimonio di cultura popolare che ci hai lasciato e per la tua sincera amicizia.
Mario Canci e Aldo D’anastasio