Partecipa a Ortona Notizie

Sei già registrato? Accedi

Password dimenticata? Recuperala

«Reputa bimbo autistico posseduto e lascia fili annodati alla porta e sale sulle scale per scacciare il demonio»

La vicenda è stata resa nota da Asperger Abruzzo che sollecita intervento delle autorità comunali e dei servizi sociali

redazione
Condividi su:

Ci troviamo a segnalare un caso gravissimo ad Ortona dove vive una famiglia di affezionati soci di Asperger Abruzzo, una famiglia singolare già pesantemente colpita dalla vita e con un bambino piccolo autistico di livello 3.
Come se i disagi di questa famiglia non fossero abbastanza, nel condominio dove vivono, al piano sopra il loro, vive una signora sui 60 anni che reputa che il bimbo autistico sia in realtà posseduto dal demonio.
La signora urla contro questo bimbo quando lo incontra sulle scale facendolo agitare tantissimo e mandandolo in crisi, gli butta il sale addosso, butta il sale sulle scale, butta incenso e sale sul loro balcone. Attacca alla maniglia della porta di questa famiglia dei fili annodati per intrappolare in quella casa il demonio che ci vivrebbe, passeggia di sera con delle candele rosse accese sul balcone che si affaccia sul balcone di questa famiglia recitando frasi sconnesse scaccia demonio.
Lascia sulle scale pagine di giornali con versi della Bibbia e sale.
Il bambino va a dormire alle 21:30 e la signora per ore disturba il suo sonno urlando e spostando pesanti mobili nei reparti sopra le camere da letto.

La palazzina in questione ha una via privata di proprietà di tutti i condomini e la signora ha deciso che la famiglia di questo bambino non ci deve parcheggiare attuando una serie di atti prepotenti ogni volta che la loro auto è parcheggiata sulla stradina privata comune, lei ci può parcheggiare per chissà quale sua folle concessione e la famiglia di questo bimbo no.
Purtroppo siamo venuti a sapere che la signora, che lavora anche in una scuola dove di autistici ce ne sono tanti, ha subito procedimenti legali in passato per il medesimo comportamento verso un'altra famiglia che viveva in quel palazzo e che aveva un bimbo con gravi problemi cognitivi.
La famiglia che vorrebbe evitare querele ha pensato di scrivere mail e PEC al Sindaco e agli a

Assistenti Sociali di Ortona nella speranza si attivino con misure in loro possesso per placare in modo efficace questa signora probabilmente vittima di problemi mentali e/o culturali.

Purtroppo dal 19 febbraio, giorno della prima PEC, non hanno mai avuto risposta.

Il 20 febbraio la famiglia ha di nuovo scritto a Sindaco e Assistenti sociali, ed ha ancora scritto il 27 febbraio senza alcuna risposta.
Come associazione Asperger Abruzzo ha fatto sapere a questa famiglia che è pronta anche a sostenerli nell'affrontare per loro le vie legali con i propri avvocati, ma nel rispetto della scelta della famiglia che vorrebbe evitare al momento e se possibile le vie legali, li accompagniamo nel tentativo di provare ad attivare le vie sociali e comunali con un appello pubblico al Sindaco e agli Assistenti Sociali di Ortona per un intervento celere, anche in visione degli ultimi gravissimi fatti di cronaca che nel palermitano hanno visto per gli stessi identici motivi un padre che ha ucciso moglie e figli perché convinto fossero posseduti dal demonio.

Abbiamo modo di credere fermamente che la situazione potrebbe degenerare e, in questi casi, un pronto intervento sociale e/o sanitario, potrebbero sventare possibili sciagure future.

 

Marie Helene Benedetti

Presidente dell'associazione Asperger Abruzzo

 

 

Condividi su:

Seguici su Facebook