Il 2020 si è concluso, amministrativamente, con un importante atto Consiliare di cui i cittadini devono avere corretta informazione. E’ stato portato in aula ed approvato dalla maggioranza il bilancio di previsione 2021-23 per un importo di circa 64 milioni di euro, portato in aula entro i termini di legge (fatto che non avveniva da nove anni) e che ci consentirà prontamente di ripartire senza i pesanti limiti imposti da un esercizio provvisorio. Un bilancio sano, frutto di un’azione prudente e responsabile che dura da tre anni e tesa ad un continuo miglioramento, avviata dall’allora assessore Falcone e proseguita in perfetta continuità dal dott. di Bartolomeo, che presenta, dopo aver azzerato gli anticipi di cassa con i conseguenti interessi a carico dai cittadini, una giacenza di quasi cinque milioni di euro e che, nonostante le avversità economiche generate dal COVID, non vede aumenti nelle imposte o nei servizi a domanda individuale, introducendo l’esenzione per i redditi fino a 11000€ (non si trovano provvedimenti simili da 14 anni) mantenendo inalterate le risorse destinate al welfare.
A conferma di tutto questo non c’è, ovviamente, la parola dello scrivente, per formazione poco avvezzo ai resoconti economici, ma la valutazione del collegio dei revisori, complessivamente positiva che certifica una sostanziale regolarità sia in termini di liquidità che di congruità delle spese.
Tale impianto non è stato neanche scalfito da iniziative della minoranza che, a parte le fisiologiche manifestazioni di dissenso in aula, azioni che non lasciano concretamente traccia negli atti amministrativi, NON PRESENTANDO ALCUN EMENDAMENTO AL DOCUMENTO, HANNO NEI FATTI AVVALLATO L’IMPOSTAZIONE DELLO SCHEMA CONTABILE, che, con il voto di tutta la maggioranza, è stato reso immediatamente eseguibile.
Il bilancio di previsione è funzionale ad un altro fondamentale strumento, il piano triennale delle opere ed è in particolare su questo atto e sulle opere lì stabilite che chiedo l’attenzione dei cittadini.
Nel piano triennale è contenuta la programmazione dell’ente in merito alle opere pubbliche con importo superiore ai 100.000€. Opere che hanno, nella maggior parte dei casi, risorse già assegnate e iter avviati, non semplici buoni propositi o mero decalogo di idee. Lì troviamo i provvedimenti di adeguamento sismico degli Istituti scolastici Ortonesi, gli interventi sulla viabilità (cittadina e nelle contrade), sugli edifici pubblici, la realizzazione di marciapiedi e infrastrutture (ad es. la rotonda alla Madonna degli Angeli, dando dignità e sicurezza al trafficato ingresso ovest della Città).
Elemento qualificante del piano triennale sono gli interventi dedicati alla mobilità leggera con, in primis, l’esecuzione della progettazione della funicolare Ortonese, opera “epocale” di cui si fantastica da decenni, fondamentale elemento di raccordo con la ciclabile Adriatica ma su cui non erano mai state destinate risorse (risorse oltretutto acquisite ora da enti esterni).
Altrettanto necessarie sono le opere di messa in sicurezza e regimentazione delle acque in località Aquabella (colle di S. Donato), attuate con intervento da quasi un milione di euro acquisiti sempre da Enti sovraordinati e che andranno a proteggere, speriamo in modo definitivo, la via verde, consentendone il riavvio dei lavori di lastricatura.
Citando un nostro concittadino che saggiamente, spesso, recita “Vediamolo finito”, vi chiedo di prendere visione del piano triennale, che allego,
confidando sulla dimostrata efficacia dei settori tecnici “Lavori Pubblici” e “Gare ed appalti” e nell’impegno del Sindaco e dell’Assessore Canosa, sostenuti da un coeso Consiglio. Lì sono indicati gli elementi che caratterizzeranno nel prossimo futuro la nostra Città.
c.s. Luigi Polidoro
