Il ritrovamento dei resti di un rudimentale ordigno che, con molta probabilità , ha innescato il rogo nella riserva naturale dei Ripari di Giobbe pone interrogativi inquietanti. Chi ha appiccato il fuoco è un folle o ha un obiettivo preciso? Quali interessi aveva? C’è qualcuno che vuole inviare un messaggio chiaro contro il Parco della Costa?
A questi interrogativi dovranno dare risposta gli inquirenti. Come cittadini però non possiamo non indignarci e darci da fare affinché quel bellissimo territorio venga salvaguardato per la fruibilità di tutti.
La riserva regionale dei Ripari di Giobbe è stata istituita con la legge regionale n.5 del 2007, 28 ettari di macchia mediterranea che insieme alla spiaggette rende quel posto incantevole.
Il Comune di Ortona è responsabile della gestione della riserva e deve da subito predisporre il piano di assetto naturalistico e le misure di previsione e prevenzione degli incendi.
Il Comune dovrà al più presto, inoltre, nominare l’organo di gestione della riserva e le forme ed i modi attraverso cui si attuerà la gestione.
Si dovranno, infine, stabilire le regole a cui tutti, operatori turistici e fruitori, dovranno attenersi per beneficiare delle bellezze della zona.
Parallelamente si dovrà insistere per la nascita del Parco della Costa. Non è una bella notizia sapere che è stata prorogata di altri sei mesi la proposta di perimetrazione del parco, fissandola al 31 dicembre 2013. Come cittadini della costa dobbiamo fare pressione per far prevalere la voce di chi risiede su un bellissimo territorio dal salvaguardare contro l’interesse di pochi cementificatori e speculatori.
Stiamo organizzando una manifestazione pubblica, aperta a tutti, domenica 11 agosto, ad Ortona in Piazza della Repubblica alle ore 21.30. Come cittadini vogliamo manifestare la nostra indignazione contro chi ha dato fuoco ai Ripari di Giobbe e chiedere a gran voce il Parco della Costa.
Patrizio Marino
Consigliere comunale Sinistra Ecologia e LibertÃ