Dall’inizio di questa stagione estiva il Corpo Forestale dello Stato è stato impegnato nel coordinamento delle attività di spegnimento di numerosi incendi boschivi che, nel corso delle ultime due settimane, hanno mandato letteralmente in fumo circa 30 ettari di bosco nella Provincia di Chieti e 100 ettari di superficie totale.
Il rogo in località Ripari di Giobbe ad Ortona, nella giornata del 7 agosto, spento anche grazie all’intervento del mezzo aereo, ha bruciato 7 ettari di territorio boscato e 13 non boscato. L’area, nella giornata successiva, in considerazione del concreto pericolo del riattivarsi di focolai a causa della forte calura, è stata vigilata dal personale del Corpo Forestale dello Stato, che ha posto in essere le prime attività di accertamento.
Rinvenuto il punto d’origine, ne ha fatto seguito l’importante scoperta dei resti di un rudimentale ordigno, posizionato in un luogo poco visibile e assemblato da qualcuno, mosso, con molta probabilità , dalla diretta intenzione di innescare il rogo. Il personale forestale ha provveduto, quindi, a sequestrare l’ordigno ed alcune parti del terreno, per le successive analisi di laboratorio.
Con l’ausilio del GPS, è stato circoscritto il perimetro dell’area dell’incendio, anche per le finalità connesse alla redazione del catasto delle aree percorse dal fuoco da parte dell’Amministrazione comunale. Sono in corso, inoltre, attività di accertamento volte a verificare il danno economico ed ambientale.
Determinante è stato l’atteggiamento civile della cittadinanza, che ha prestato la propria collaborazione nell’immediatezza, nonché nella successiva fase d’indagine, rendendo ogni informazione utile per la ricerca di eventuali responsabili.
Intervenire su un incendio, per il personale del Corpo Forestale dello Stato non significa solo coordinare le operazioni di spegnimento e richiedere, laddove se ne ravvisi la necessità , l’ausilio del mezzo aereo, ma anche ricercarne le cause e l’origine.
La profonda conoscenza del territorio, con particolare riferimento alle aree rurali e boschive, e la presenza sul luogo dell’incendio, rende particolarmente efficace l’azione del Corpo Forestale dello Stato, che, assicurata la bonifica del sito, pone in essere tutte le attività necessarie a congelare la scena dell’evento e salvaguardare ogni traccia utile ai fini delle indagini per la ricerca di eventuali responsabili.
Resta comunque la desolazione delle aree bruciate: oggi ai Ripari di Giobbe dominava, insieme all’odore acre del fumo, il colore vivace ed i richiami dei numerosissimi gruccioni in volo, alla ricerca dei loro nidi distrutti dal fuoco.