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Tommaso Cieri: la revoca della delibera per deposito gpl espone a rischi di contenziosi .

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Il Sindaco Leo Castiglione, mantenendo fede all’impegno preso in campagna elettorale, con deliberazione di giunta di questo giorni, ha revocato la delibera della Giunta Comunale (D’Ottavio) del febbraio 2014 con la quale si esprimeva parere favorevole agli insediamenti industriali della tipologia ricomprendente il deposito di GPL in ambito portuale.

Tale decisione appare del tutto inopportuna, e ciò se si considera che tale delibera di giunta (quella del 2014), pur non essendo ricompresa negli atti e documenti necessari per il rilascio della autorizzazione, ne costituiva il presupposto, avendo essa delibera costituito il primo atto di impulso della procedura autorizzativa posto in essere dalla ditta SEA STOCK, e che senza di essa nulla sarebbe partito, per intenderci quella delibera è stata allegata dalla soc. SEA STOCK alla prima richiesta di autorizzazione al Ministero, a cui poi il Ministero ha risposto positivamente.

Revocarla quindi oggi, potrebbe esporre in primis i componenti della Giunta e quindi anche la città di Ortona ad un contenzioso con la ditta SEA STOCK che ci potrebbe costare diversi milioni di euro.

Peraltro le motivazioni addotte a sostegno della revoca in autotutela appaiono deboli e non molto coerenti con le finalità che si voleva raggiungere, infatti la delibera di Consiglio Comunale a cui si fa riferimento ha svolto la sua funzione costituendo un parere previsto dall’art. 24 all’interno della procedura autorizzativa, cosi come il voler dar seguito la volontà del territorio, affinchè (essa volontà del territorio) abbia una valenza istituzionale è necessaria che venga raccolta e manifestata nelle forme previste per legge (referendum ecc…), cosi come anche i riferimenti alla valutazioni tecniche, nello specifico la perizia emersa all’interno della discussone del Comitato Porto, raccolta però anch’essa al di fuori di qualsiasi contradittorio, peraltro tale perizia è già stata portata a conoscenza, non solo del Ministero che deve rilasciare l’autorizzazione, ma anche di tutti gli enti (Capitaneria, Regione ecc…) che devono rilasciare pareri propedeutici al rilascio dell’autorizzazione.

La materia è delicata è complessa è sarebbe stato opportuno, che, sia l’amministrazione guidata dal Sindaco Castiglione che la opposizione (per ora sul punto ha esternato solo Marchegiano), anziché sull’onda della appena passata campagna elettorale buttarsi in pareri ed opinioni contradittorie, si siedano attorno ad un tavolo, con l’ausilio di pareri ed esperti veri, concordassero una strategia concreta di contrasto al deposito, iniziando dal con riprogrammare lo sviluppo economico del territorio prevedendo insediamenti di tipo turistico agricolo e/o attività connesse, eliminando la previsione di insediamento di tipo industriale, in particolare di attività che prevedono deposito di qualsivoglia tipologia di materiale infiammabili e ciò sull’intero territorio cittadino.

Agendo in secondo luogo sul piano regolatore del porto, prevedendo, nell’area destinata al deposito un impianto alternativo per attività più consone alle vocazioni del territorio, rilevando quindi un vero interesse pubblico sicuramente più diffuso e più adeguato del Deposito di GPL.

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