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C'è il problema della copertura economica della cassa integrazione per i lavoratori dell'Alimonti

Interviene il capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro.

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 Il Capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, continua a seguire la vicenda della crisi del molino Alimonti.

L’azienda ha presentato nel mese di febbraio il procedimento di concordato preventivo presso il Tribunale di Chieti. Nelle more del decreto di approvazione si pone, ora, il problema della copertura economica della cassa integrazione per i lavoratori del molino Alimonti, la cui erogazione è scaduta dal primo marzo.

"Ho parlato con l’Assessore regionale al Lavoro, Paolo Gatti, della vertenza Alimonti, approfondendo la situazione soprattutto da un punto di vista tecnico-giuridico – osserva il capogruppo del Pd, Camillo D’Alessandro- Il tavolo provinciale che si riunirà venerdì presso la Provincia di Chieti deve immediatamente presentare istanza di cassa integrazione in deroga in vista del tavolo Cicas, tavolo che si riunirà il 19 marzo. L’obiettivo – continua D’Alessandro – è quello di evitare che lavoratori, già provati da mesi di ridotto stipendio, non abbiano sostegno neanche per un solo giorno. Ci troviamo di fronte a padri di famiglia che non ce la fanno ad arrivare a fine mese. Mi auguro – conclude Camillo D’Alessandro – che il Tribunale possa accelerare il più possibile la decisione circa la proposta di concordato preventivo presentato dall’azienda.Con l'approvazione del concordato, insomma, scatta la cassa integrazione straordinaria prevista proprio per questi casi, ma fino ad allora i lavoratori sono scoperti. Da qui la richiesta di D'Alessandro di coprire questo tempo, non definibile, con la cassa in deroga, ma la proposta deve arrivare e ciò prevede un accordo con l'azienda che attraverso la propria categoria ne faccia richiesta".

Il Capogruppo del PD, Camillo D'Alessandro

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