Lunedi 28/09/2015 depositerò una richiesta di convocazione di Consiglio Comunale Straordinario per discutere sui problemi insorti dopo il rilascio del parere da parte del Comitato VIA della Regione Abruzzo sul progetto di escavazione del Porto di Ortona in data 17/09/2015.
Al Presidente del Consiglio Comunale ho anche richiesto, se lo riterrà opportuno, di far precedere tale Consiglio Comunale da una riunione, magari anche allargata al Comitato Porto, della Commissione costituita ad hoc, e ciò proprio al fine di chiarire gli aspetti tecnici derivanti da tale nuova situazione.
Tale Consiglio Comunale si è reso ancor più necessario dopo le contrastanti dichiarazioni rese dalla maggioranza, a seguito dell’evidenza del problema sollevato dal sottoscritto e dal Consigliere Regionale Mauro Febbo, in particolare dal Consigliere Regionale Camillo D’Alessandro e dal Sindaco, i quali affermano che tutto va bene che non ci sono nè ci saranno intoppi nella procedura instaurata, dichiarazione che però cozza con quanto invece dichiarato dal RUP, il quale invece afferma che alla luce delle prescrizioni del Comitato VIA Regionale, egli richiederà allo stesso comitato un "chiarimento", ad evidente dimostrazione che non è vero che tutto va liscio, che è tutto a posto.
L’assurda “testardaggine” di voler difendere i propri errori può portare a danni ingenti per la città di Ortona, fino a farci perdere il finanziamento e quindi il lavoro. Atteggiamento questo che si è materializzato nell’arroganza di aver voluto procedere alla pubblicazione del bando ancor prima che si esprimesse il Comitato VIA, cioè a procedura non ancora conclusa.
I rilievi del Comitato VIA sono visibili a tutti, e sono di una chiarezza cristallina, testualmente:
«Si precisa che il parere si limita agli interventi di dragaggio necessari al ripristino del fondale del porto esistente e già autorizzato. Qualsiasi ulteriore intervento finalizzato, alle realizzazione di opere e di interventi atti a garantire l’accesso di navi di stazza superiori a quelle attualmente ammesse dovrà essere sottoposto alle corrette procedure di VIA di cui al Dlgs 152/2006, con particolare attenzione alla tipologia progettuale prevista all’allegato II (punto 11) della parte seconda dello stesso decreto. Sono inoltre escluse dal presente parere tutte le attività di trattamento rifiuti e sedimenti in loco nonché la realizzazione della vasca di colmata che dovranno essere sottoposti ad autonomi procedimenti autorizzativi. 1. Il ripascimento dovrà avvenire nell’ambito comunale di Ortona... 2. Monitoraggio ante durante e post operam cosi come previsto dal manuale ICRAM del 2007. 3. Rimodulazione dei quantitativi relativi relativi alle diverse classificazioni dei sedimenti in relazione alla indicazioni formulate da ARTA».
Chiaro che tali prescrizioni non possono essere aggirate con “note chiarificatrici”, che fanno invece solo perdere tempo, il problema va affrontato e risolto, il progetto va adeguato, la procedura sospesa e poi ripubblicata, peraltro il tutto si deve fare anche con una gran fretta perché, come è oramai noto a tutti, fino al 30/06/2016 la perdita è limitata al 1,5% del finanziamento, dopo quella data il finanziamento è perso del tutto.
Tommaso Cieri - Gruppo consiliare Forza Italia / Uniti per Ortona