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Cieri, un punto all'odg per chiedere di trasferire il punto nascite di Chieti a Ortona

Il punto all'odg di "Uniti per Ortona", intervento del consigliere Tommaso Cieri

Redazione
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Chiarito che il problema della soppressione dei punti nascita cosiddetti "sotto dimensionati", tra i quali quello del presidio ospedaliero di Ortona, può essere risolto con delle deroghe alla normativa di carattere generale, e considerato che il punto nascite di Ortona oltreché essere riconosciuto come titolare di eccellenza del settore, possiede tutti i requisiti di garanzia di sicurezza previsti dalla legge, a differenza invece di altri punti nascita, che disponendo di bacini di utenza maggiori possono fregiarsi di "numeri di nascite" superiori, tenendo inoltre conto del fatto che il presidio ospedaliero di Ortona è di fatto una sede distaccata dell'Ospedale di Chieti, (lo è già per altri reparti, vedi reparto di medicina ecc), il gruppo politico che rappresento in Consiglio Comunale, riproponendo una proposta già avanzata direttamente all’Assessore Regionale alla Sanità, presenterà un ordine del giorno attraverso il quale si chiede al presidente della regione, all'assessore alla sanità che, proprio nell'ottica del decentramento speialistico (voluto da tutti) il punto nascite di Chieti venga trasferito nel presidio Ospedaliero di Ortona, in modo che tutto il bacino di utenza (anche quello dell’Ospedale di Chieti) possa usufruire delle eccellenze già presenti all’interno del nosocomio di Ortona.

Tale scelta porterebbe diversi vantaggi in quanto:
1) Il reparto rimarrebbe unico ed avrebbe la sua sede operativa in Ortona, attuando il già riconosciuto principio del decentramento delle specialistiche ;
2) L’utenza di bacino sia dell’Ospedale di Chieti che di quello di Ortona avrebbe a disposizione un reparto autonomo specialistico e funzionale di altissima competenza;
3) L’Ospedale di Chieti si “libererebbe” delle anomalie del punto nascita, sia come risorse di strutture che di maestranze e ciò a vantaggio di altri reparti per i quali ha maggiore vocazione;
4) Si attuerebbero tutte le condizioni previste dalla normativa vigente, ivi compreso quelle del risparmio economico, quello numerico delle nascite e soprattutto quello della garanzia della sicurezza in reparto;
5) Si manterrebbero le specialistiche e le eccellenze già acquisite nel corso degli anni dall’Ospedale di Ortona, anzi si potrebbero ulteriormente incrementare dovendosi agire  in un solo settore specifico;
6) Il “nuovo reparto” cosi come congegnato attirerebbe, proprio considerando la assoluta specializzazione del settore utenti anche da fuori Regione determinando quella tanto agognata “mobilità attiva”, che fa tanto bene alle casse della sanità Abruzzese.

Il consigliere comunale Tommaso Cieri

per il gruppo consiliare "Uniti per Ortona"

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