Consiglio Comunale sul Punto Nascite: il Sindaco e il PD abdicano al loro mandato nei confronti degli ortonesi in favore di logiche partitiche.
Nel consiglio comunale di ieri sera il Sindaco D’Ottavio ha dimostrato, per l’ennesima volta, di non tenere al bene degli ortonesi ma solamente alla sua poltrona e di non essere una persona coerente e rispettosa dei cittadini ortonesi oltre che dei consiglieri comunali.
Un consiglio comunale che doveva essere importantissimo per la difesa del Punto Nascite ma che invece si è svolto alla presenza di una decina di cittadini, solo due donne presenti, a dimostrazione della sfiducia e della rassegnazione della città nei confronti di quest’amministrazione, ma soprattutto di questo Sindaco, che ricordiamolo è un Medico, che nulla ha fatto per la salvezza del reparto se non quello di accodarsi alle dichiarazioni dell’Assessore regionale Silvio Paolucci.
Mentre i sindaci di Atri, Penne e Sulmona stanno lottando con tutti i mezzi, ricorso al TAR, manifestazioni e cortei pubblici, incontri con le Istituzioni preposte, per difendere i propri reparti. Invece il Sindaco d’Ottavio si distingue unicamente per l’inconsistenza del suo mandato e per la scarsa considerazione del bene della sua città. D’Ottavio risponde unicamente ai diktat degli esponenti regionali del suo partito, anche se questo significa sacrificare il Punto Nascite di Ortona, del resto non è certo un segreto che il Sindaco non si sia espresso in merito e non abbia fatto alcun tentativo per cambiare la situazione.
Un consiglio comunale, quello di ieri, che si è potuto svolgere unicamente grazie all’opposizione che ha mantenuto il numero legale, a dimostrazione del grande senso di responsabilità e attaccamento alla città e ai suoi problemi.
Il Sindaco d’Ottavio confermando di non avere alcuna personalità nè capacità amministrativa e politica, ha anche tenuto un comportamento scorretto ed eticamente discutibile, poiché durante la sospensione chiesta per integrare la Mozione della maggioranza ha condiviso uno dei due emendamenti presentati dal sottoscritto per poi in aula invece votare contro tutti e due, al contrario di SEL e IDV che hanno mantenuto fede all’accordo, dimostrando che l’unico mandato che lui ha è nei confronti di Tommaso Coletti e della sua poltrona.
Il Sindaco, tradendo se stesso e la sua coerenza, ha votato contro l’emendamento che chiedeva semplicemente ai consiglieri di supportare eventuali azioni popolari in difesa del Punto Nascite e di coinvolgere i Sindaci del comprensorio nella battaglia, e lo ha fatto unicamente per non opporsi a Coletti, che già nel consiglio comunale del 25 febbraio l’aveva minacciato davanti a tutti di mandarlo a casa.
La città continua ad essere ostaggio delle diatribe e delle faide interne al PD, in cui l’unico obiettivo di Coletti è portare a casa singole e inutili battaglie personali pur di dimostrare che l’altro, il Sindaco e la sua giunta, non è in grado di andare avanti senza di lui. Uno spettacolo vergognoso e degradante per questa città, in cui non si affrontano più i problemi e le emergenze degli ortonesi ma i problemi di Coletti e famiglia.
Questa del Punto Nascite doveva invece essere una battaglia da fare in modo collegiale, tanto che il sottoscritto nonostante siano stati bocciati i propri emendamenti ha comunque per senso di responsabilità votato la mozione, dimenticando schieramenti e a«ppartenenze, come è successo nel caso del tentativo di declassamento dell’unità di senologia in cui il sottoscritto ha promosso un’azione contro l’allora governo regionale di centro destra, ribadendo la non applicabilità del decreto ministeriale poiché quest’ultimo utilizza parametri, bacini di utenza, che non sono applicabili ad una Regione piccola come la nostra.
Si doveva lottare insieme per far sentire la voce di Ortona e invece qualcuno, probabilmente, ha già “scambiato” il bene della città per il proprio bene.
Il Consigliere Comunale Leo Castiglione