Con determina n. 213 del 28.7.2014 l’Amministrazione Comunale di Ortona decide di chiudere il conto corrente acceso presso la Banca Popolare dell’Emilia Romagna (Filiale di Ortona), acceso, giusta delibera di giunta n. 97 del 18.7.2012, e di inviare i fondi raccolti alle popolazioni dell’Emilia Romagna, colpiti dal terremoto del maggio 2012.
Risuonano ancora nelle orecchie le mirabolanti dichiarazioni del Sindaco e dei suoi uomini di governo i quali, con uno slancio di generosità dichiaravano di rinunciare a parte degli emolumenti a favore di tale benefica iniziativa.
Passata la fase dell’annuncio, del clamore mediatico però le intenzioni si sono dimostrate di ben altro tenore, i buoni propositi hanno lasciato lo spazio a ben altri intendimenti di impiego degli emolumenti percepiti come amministratori.
Infatti, nel detto conto corrente non è stato versato un solo euro, anzi il detto corrente ha “solo” maturato i costi e le spese di gestione, piccole somme ovviamente, nello specifico l’Amministrazione Comunale per chiudere quel conto corrente ha dovuto versare nella casse della detta banca la somma di euro 140,12.
Chiaro che tale vicenda non è rilevante ai fini della modica spesa che questa Amministrazione ha dovuto sostenere per la chiusura del detto conto, ma è sintomatico di un modo di procedere e di agire che è volto solo alla forma e per niente alla sostanza, che è volto solo all’apparenza, solo alla ricerca del consenso, omettendo poi, quando il clamore mediatico è spento, e in maniera spregevole gli impegni assunti.
Davanti a tali fatti, che non abbisognano di commento alcuno, comincia ad essere imbarazzante qualificarsi come cittadino Ortonese, oltre alla disamministrazione, oltre al disagio sociale/amministrativo si inizia anche a paventare la perdita di onorabilità di noi Ortonesi.
Avv. Tommaso Cieri