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"Il dragaggio del Porto di Ortona rischia di rimanere insabbiato dalla burocrazia"

L'intervento della Coordinatrice provinciale di Scelta Civica, Maria D'Alessandro.

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«Sono pronti 9,35 milioni di euro, ma il dragaggio del porto di Ortona rischia di rimanere “insabbiato” dalla burocrazia e dalla lentezza dell’amministrazione Comunale». Così Maria D’Alessandro, Coordinatrice Provinciale per Chieti di Scelta Civica ed ex assessore alle Attività Portuali del Comune di Ortona, a margine dell’incontro che si è tenuto questa mattina presso la Capitaneria di Porto con il Ministro alle Infrastrutture Maurizio Lupi

Ammonta, infatti, a 9.350.000 euro la spesa prevista dalla Regione Abruzzo, ricompresa nella linea di azione dei fondi FAS dedicata alla portualità, per l’escavo del fondale dello scalo ortonese e permettere l’ingresso anche alle navi più importanti, quelle che, con un pescaggio a pieno carico, richiedono una profondità di almeno 10 metri. «E’ stato il ministro Lupi a condannare, stamani, la lentezza della burocrazia come nemica della competitività commerciale – riferisce Maria D’Alessandro – così come il Governatore Gianni Chiodi, davanti all’Assessore Morra, ha ricordato che la Regione, oltre a rendere disponibili i fondi, ha stipulato con il Comune di Ortona una convenzione per il dragaggio ma attende ancora che questa venga riconsegnata».

«Cosa aspetta l’amministrazione D’Ottavio – si domanda la coordinatrice provinciale D’Alessandro – in qualità di stazione appaltante a riconsegnare la convenzione alla Regione per far partire la gara d’appalto e dare inizio ai lavori? Come assessore alle Attività Portuali – prosegue –  ho iniziato a occuparmi del dragaggio a ottobre 2012, lavorando a pieno impegno per accelerare quanto possibile le procedure. Sei mesi fa sono stata cacciata dalla Giunta senza giustificazione, e ancora oggi – conclude Maria D’Alessandro – per colpa dell’inefficienza di questa amministrazione Comunale i fondali del porto restano come li ho lasciati, mentre le navi che possono contribuire al massimo sviluppo della città e dell’intero Abruzzo rimangono fuori da Ortona».

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