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COSA STA SUCCEDENDO ALL’OSPEDALE DI ORTONA?

SEMBRA , PURTROPPO , CHE NEL REPARTO MEDICINA GERIATRIA IL COVID HA PRESO PIEDE E DILAGHI

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Lo diamo in modo dubitativo ma sembra quasi una certezza che l’OSPEDALE DI ORTONA sia “nell’occhio del ciclone”. 

Il reparto di MEDICINA GERIATRIA è chiuso , nel senso che non si entra e non si esce , per via della diffusione del maledetto Covid.

Gli infetti sembrerebbero tanti , i ricoverati sono circa una ventina , ed anche il personale sanitario del reparto sembra non indenne dal contagio.

Non si voleva il nostro Ospedale come Covid , le voci istituzionali Ortonesi erano contrarie , ma l’infezione ha fatto comunque il suo percorso , quasi indisturbato , appunto perché non venivano ricoverati pazienti Covid e quindi senza percorsi dedicati e comunque senza quelle cautele , come naturale che sia riservate agli Ospedali Covid. Credo che la scelta di non volere il Covid all’Ospedale di Ortona sua stata comunque una scelta giusta e quindi nulla da rimproverarsi.

Quello che giustamente si voleva evitare alla fine è scoppiato comunque e pare anche in modo eclatante, ci auguriamo , naturalmente , di sbagliarci ma ormai esistono pochi dubbi in proposito.

Il tutto , pare , sia iniziato il 25 marzo scorso quando un paziente ricoverato a Chieti è stato trasferito ad Ortona perché no Covid . Purtroppo dagli accertamenti con Tac lo stesso paziente , qualche giorno dopo , è risultato affetto da Polmonite interstiziale bilaterale che come sappiamo è tipico delle complicanze Covid. Immediatamente il paziente è stato ritrasferito da Ortona a Chieti dove sembra sia ancora ricoverato . 

Il problema è che il Covid a questo punto aveva già infettato altri tra cui un disabile che trasferito anch’egli a Chieti pare non ce l’abbia fatta.

I tamponi sono stati fatti a tutti , sanitari e pazienti , e sembra proprio che il Covid abbia dilagato.

Il reparto come detto sopra è chiuso con i pazienti che sono in attesa di destinazione.

A questo punto il reparto diventerà Covid ? Oppure tutti i pazienti si trasferiranno in un altro Ospedale Covid?

La decisione dovrebbe essere presa a brevissimo , se il reparto diventerà Covid si avrà esigenza che medici dedicati arrivino ad Ortona anche perché quelli di stanza ad Ortona , come detto , forse sono essi stessi Covid e quindi non utilizzabili .

Se Ortona diverrà Covid sorge il problema del Reparto Oncologico che sembra non abbia , nel caso, un’ubicazione attualmente idonea e quindi bisognerebbe trasferirlo , magari al secondo piano , insomma la situazione è fluida e molto seria , speriamo che sia i sanitari che i pazienti riescano a superare nel più breve tempo possibile questa bruttissima situazione, sappiamo quanto il Covid sia micidiale soprattutto per pazienti di età avanzata e con patologie pregresse.

I ricoverati sono di Paesi e Città diverse ma sembra che i nostri concittadini siano in  minoranza il che non ci conforta affatto ma lo diciamo solo  per dare un’informazione più rispondente.

Sono momenti difficli , tragici , tutta la comunità è scossa e segue con apprensione l’evolversi della situazione , questa ulteriore tegola non ci voleva ma questo ci deve fortificare nella convinzione che rimanere a casa sia la cosa più sensata. Uscire solo per cose urgenti mantenendo rigorosamente il distanziamento è altra cosa che è catechizzante , chi può e chi ha indossi la mascherina che è comunque un presidio individuale che può aiutare soprattutto gli altri.

Gli Ortonesi si sono dimostrati ligi , purtoppo la vicenda del reparto medicina ci tocca e ci prosta soprattutto considerando che forse la gestione del famoso paziente che Chieti ha ritenuto di trasferire ad Ortona il 25 marzo e che ha innescato forse il tutto , poteva  essere gestito meglio dal nosocomio Chietino , ricordo però che tutti gli ospedali Covid specialmente in quel periodo erano sottoposti ad uno stress pazzesco, indescrivibile e nel marasma generale è anche normale che non tutto vada per il verso giusto e quindi anche “ il fato “ ci ha messo tanto del suo.

Questa è una guerra vera e tutti , a partire dai sanitari stanno facendo uno sforzo immane mettendo a repentaglio la loro incolumità per il bene dei propri pazienti , a loro va il plauso e la riconoscenza di tutti i Cittadini e se qualche errore e’ stato commesso , date le circostanze , è assolutamente umano , la perfezione non è di questo mondo.

 

Amerigo Gizzi

 

 

 

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