È la prima volta che un abruzzese di Ortona a Mare , il Chirurgo NICOLA DI BARTOLOMEO , viene chiamato a mostrare la sua Tecnica Chirurgica Laparoscopica con due interventi su pazienti affetti da Carcinoma Colon Rettale al prestigioso Congresso di rilevanza Internazionale , il 30 Congresso Palazzini di Chirurgia dell’Apparato Digerente tenutosi il 28-29 Novembre scorso a Roma.
I chirurghi congressisti , giunti da tutt’Italia , hanno potuto apprendere le ultime tecniche chirurgiche per questo genere di operazioni , quelle riguardanti l’apparato Digerente , seguendo su maxi schermi una maratona di Videochirgia dalle sale operatorie dei 5 Continenti : Stai Uniti, Giappone, Francia, Inghilterra , Belgio , Olanda , Svezia , Spagna, Portogallo , Corea , Singapore , Sud Africa , Argentina, Italia, in quella di Villa Serena di Citta’ Sant’Angelo operava appunto il dott. DI BARTOLOMEO .
Quattro anni fa , rappresentammo con orgoglio le magnifiche doti professionali ed umane di questo splendido chirurgo e l’immortalammo chiamandolo “ IL RE DELLA LAPAROSCOPIA ABRUZZESE “ .
La nostra , allora , non era una previsione ma una certezza ed infatti dopo solo 4 anni è arrivata anche la sua CONSACRAZIONE INTERNAZIONALE.
La casistica di cui dispone questo chirurgo in questo genere di operazioni supera ampiamente le 1000 unità e quello che è stupefacente è che riesce a mettere in atto la tecnica mini invasiva nel 98% dei casi , quindi anche in quelli più complessi e di estrema gravità .
Se solo semplicemente si parla di carcinomi o similari un brivido di febbre e di paura estrema ci prende e c’inquieta ma dopo aver assistito in diretta all’effettiva esecuzione di queste due operazioni ho avuto la sensazione di sentirmi un tantino , ma solo un tantino , più sollevato perché ho visto da vicino il mostro che il dottor Di Bartolomeo con estrema maestria e in modo apparentemente semplice e naturale ha estirpato interamente e sconfitto pur nella consapevolezza che un’eventuale metastasi potrebbe riprodurlo .
La tecnica laparoscopica evita al paziente uno stress eccessivo , minore sanguinamento, mini invasivita’ e ripresa in breve tempo rispetto a quello occorrente se s’interviene OPEN.
Qualcuno potrebbe chiedersi perché celebriamo con tanto entusiasmo questo evento , vi rispondo semplicemente perché ci da’ la consapevolezza e la contezza che noi abruzzesi in caso di bisogno potremmo avere una validissima alternativa di altissimo profilo in loco anziché preparare le valigie e fare come spesso accade i viaggi della speranza in altri lidi .
Amerigo Gizzi