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Peppino polidori : Troppe incertezze, approssimazioni e silenzi. Ho votato contro un sindaco e una giunta che non sanno cosa fare e nemmeno cosa dire

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“Vivere di anticipazioni economiche pagando interessi che fanno lievitare i debiti. Così il Comune oggi a guida Castiglione ripercorre la stessa strada della passata amministrazione con la prospettiva reale di finire in un fosso. Quello dei debiti e del dissesto finanziario sono materie esplosive, fin quando sindaco e giunta non mettono in chiaro quanti debiti ha il Comune e con quali soldi pagherà le opere che prevedono di fare, io voto contro. Dico no sia al libro dei sogni ma anche a nuove tasse comunali, qualora a qualcuno venga in mente di finanziare cose inutili mettendo le mani in tasca ai cittadini”.
Diretto e duro, sfidando il risentimento della maggioranza consigliare, quella personale di sindaco e assessori, Peppino Polidori consigliere di Forza Italia, ha tenuto banco con determinazione contro quello che lui ha definito: “incertezze, rinvii, opacità e calcoli sbagliati”, della maggioranza municipale. “Il Consiglio”, osserva Polidori “non è una arena gladiatoria ma un luogo di approfondimento, di confronto e di scelte per far migliorare la città e i suoi cittadini, se invece, si procede puntando ai rinvii con i fondi, i concorsi, le assegnazioni, previsioni di spesa e opere pubbliche senza soldi, allora si arriverà ben preso al fallimento e, personalmente, già ora dico, caro sindaco e assessori cambiate strada, ragionate e scegliete bene cosa fare”. Nel suo stile perentorio e documentato Polidori ripercorre la seduta del Consiglio comunale del 30 settembre indicando gli errori che a suo giudizio sono stati commessi dal sindaco Castiglione e dalla sua giunta.
“Sul porto, ad esempio, si continua a rinviare mentre la giunta può dare il via libera ai lavori di dragaggio, così come l’azione del Comune dovrebbe essere chiara e determinata per bloccare il deposito di Gpl che, invece, si sta facendo strada proprio grazie ai silenzi che stanno avvolgendo questo progetto che per ora passa inosservato, ma che va avanti. In quanto”, spiega Polidori “nel nuovo Prg portuale sono previsti insediamenti petroliferi e chimici. E credo che Ortona subirà una brutta sorpresa. 
Che il sindaco si stia ponendo sulla scia del presidente della Regione d’Alfonso a me importa poco, se poi, invece, ci ritroviamo una opera dannosissima per Ortona, allora a me e a tanti cittadini importa molto, e non faremo passare sotto silenzio chi già lavora per mettere Ortona di fronte a uno stato di fatto”. Sul porto Polidori ha sollecitato il sindaco ad “avere coraggio”, far partire i lavori di dragaggio e a dire “no” “ma sul serio e con convinzione, bloccando ogni tentativo nascosto che porti il deposito Gpl a Ortona”.
Nella seduta consigliare non sono mancati i confronti anche duri, come sul bando, (che per Polidori è da rivedere perché sbagliato), per l’assunzione di un geometra comunale e ancora sulle somme stanziate per il “Documento unico di programmazione 2018-2020” . “Questo documento è per metà libro dei sogni e per l’altra metà non ha fondi, spiega Polidori, “Nel documento sono indicate opere che si intendono fare e le risorse previste, la prima cosa che salta occhi è che tra opere e risorse non ci sono concordanze: tante opere niente fondi. Per gli uffici giudiziari non si prevedono investimenti, quindi c’è da temere che la maggioranza intenda rinunciare alla riapertura degli uffici del giudice di Pace, il Comune inoltre, ha gettato la spugna affinché resti il Tribunale a differenza di Lanciano e Vasto che sono determinate a far rimanere nelle loro città gli uffici giudiziari. Non ci sono fondi”, insiste Polidori, “inoltre, se non dietro la fumosa sigla “altre entrate” per la sistemazione della scuola di via Gran Sasso e la scuola di San Nicola, così per l’alberatura dell’Orientale e, ancora, niente soldi per l’adeguamento contro la vulnerabilità sismica dell’edilizia scolastica. Il Comune prevede in modo altisonante una funicolare del costo di 1 milione e 500 mila euro, sempre però con fondi da trovare. Così si arriva a dire, e per sindaco e giunta appare normalissimo, che si realizzeranno 20 milioni di opere pubbliche ma di questi soldi, 16 milioni sono da trovare - e non si capisce dove, e nemmeno viene spiegato come- . Insomma un programma che è una scatola vuota. Una scelta che contesto fin da ora. 
Inoltre c’è un altro argomento da seguire con attenzione: la messa in liquidazione di Ortona Ambiente, che ha il sapore di un pastrocchio che ricadrà sui cittadini. “L’appalto Ecolan del Comune può subire una bocciatura da parte del Tar e se questa possibilità si verificasse, poi cosa accadrebbe visto che hanno messo in liquidazione Ortona Ambiente? Forse c’è chi spera che alla fine per un verso o per l’altro dovremmo avere sempre la gestione Ecolan. La cosa non mi quadra e attendo chiarimenti”. 
Sempre sui conti per Peppino Polidori c’è il pasticcio delle “anticipazioni di cassa” questione che già ha esposto il Comune di Ortona nel 2014 ad un rilievo negativo della Corte dei Conti, “Sulle anticipazioni di cassa la nuova giunta procede come quella precedente”, osserva Polidori, “ossia pensa di impegnare quei soldi per spese correnti esponendo i conti comunali a un dissesto”. Infine il capitolo scivolosissimo dei “debiti fuori bilancio”. “Alla mia domanda su quanti debiti abbia il Comune si insiste nel dire ‘600 mila euro circa’ per me la somma è molto più alta, ma ora c’è di più e in Aula sono state dette parole rassicuranti, ma si tratta di parole perché i fatti dicono altro e lo dimostrano le “variazioni di bilancio”, rivela Peppino Polidori, “Ad, esempio, quanti soldi sono previsti per la sistemazione delle strade rurali, erano stati rinvenuti in bilancio solo 10 mila euro, per ben 260km di strade, oggi si dice sono sufficienti. Di certo oggi il Comune spende 33 mila euro per informare che ci sono buche, ma nulla per sistemarle. È il nuovo corso del sindaco Castiglione che stravede per la Comunicazione virtuale e dimentica la città reale, ma si sveglierà presto, o almeno lo spero. Nella variazione di bilancio si racconta di fondi da destinare alla istruzione, al diritto allo studio, alle attività culturali, ma non si sa per cosa. Mi si obietta che nel merito se ne parla nelle commissioni, ma quando questo è accaduto? Finora mai, anzi i fascicoli sono presentati con documenti lasciati alla rinfusa, senza un ordine e senza una presentazione razionale. Un fatto che non mi piace e su cui ho già contestato un metodo che sfocia nella approssimazione, una pericolosa approssimazione. Faccio un solo riferimento per spiegare come si procede e come sono gestite le cose ad Ortona. Sindaco e giunta hanno stanziato per i prossimi tre mesi 25 mila euro per il Teatro Tosti, ma già in questo anno sono stati spesi 131 mila euro, quindi a fine 2017 il Comune ossia gli Ortonesi hanno speso 156 mila euro per il teatro, a fronte di appena 17 mila euro di incassi. Mi chiedo ma a cosa sono serviti questi soldi, quale grande stagione teatrale, musicale e artistica abbiamo assistito e perché i ricavi sono così bassi. Al Comune sono domande che cadono nel vuoto, anzi o si tace oppure attorno alla mia persona avverto un clima di insofferenza”. Prima di lasciare il Comune dopo una maratona oratoria, Peppino Polidori rimarca e annuncia. “Certamente non mi lascio condizionare da facce lunghe e attacchi polemici. Sono stato eletto, svolgo il mio ruolo di oppositore. Lo faccio nell’interesse della città e di chi non ha voce, o di quanti subiscono scelte sbagliate, inutili e costose”

Comunicato S consigliere comunale Peppino Polidori 

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