I giudici di Palazzo Spada (sede del Consiglio di Stato, magistratura di ultima istanza per tutte le controversie fra cittadini e pubbliche amministrazioni), dopo la richiesta di una verifica da parte di un super esperto del 19 gennaio 2017, ha chiesto una nuova super verifica da effettuarsi entro il 25 ottobre prossimo, con deposito della relazione entro il 30 novembre. Quindi si dovranno di nuovo attendere i tempi della decisione dell’organo e quelli della sentenza che non arriverà prima di gennaio-febbraio 2018.
In sostanza per una decisione, che riguarda un contenzioso tra due ditte che si contendono il lavoro, si è perso ancora un anno, con un danno incalcolabile per il pubblico interesse (economia, lavoro, sviluppo) e il rischio che si perda il finanziamento di 9,350 milioni di euro che torneranno all’UE se i lavori non saranno completati e rendicontati entro il 31 dicembre 2018.
Una vicenda iniziata nel dicembre 2015 con l’assegnazione dei lavori (dopo bando pubblico e selezione da parte di un gruppo di esperti) e l’immancabile ricorso al TAR, da parte di una delle ditte concorrenti.
Una giustizia amministrativa che ha tempi così incomprensibili e inconcepibili, da mettere in discussione la funzione stessa di questi organismi. Il comune cittadino non comprende le ragioni di tante lungaggini ma, come ha detto Giancarlo Montedoro, consigliere del Presidente Mattarella, “Il processo amministrativo è spesso lo scenario di uno scontro tra mercati e poteri”. Ma l’Italia ha bisogno di essere liberata da certi poteri se si vuole portare la nostra economia a competere nel mondo.
L’abolizione dei TAR e del Consiglio di Stato, come ha detto Romano Prodi, potrebbe favorire la crescita del PIL perché “in presenza di un’eterna incertezza, i capitali e le energie umane fuggono dall’Italia verso luoghi nei quali quest’incertezza non esiste”
Il dragaggio del Porto di Ortona riguarda l’interesse generale, dell’economia della città, della regione e dell’Italia. Permettere l’approdo di grandi navi significa sostenere le imprese nelle attività di importazione di materie prime e nelle esportazioni di prodotti lavorati e significa sviluppare il traffico passeggeri tanto utile per le nostre attività commerciali e la crescita turistica regionale.
Il dragaggio del porto è d’interesse generale perché produce ricchezza e occupazione ed è un sicuro investimento poiché, a differenza di altri Porti, non c’è pericolo di reinsabbiamento, come dimostrano le rilevazioni periodiche dell’Autorità Marittima.
Sono circa 50 anni (il Piano Regolatore Portuale vigente è del 1969) che il Porto attende il completamento dei lavori, compreso il dragaggio, adesso che si intravvede la possibilità di un suo reale sviluppo, sarebbe davvero opera delittuosa se qualcuno, “nottetempo”, provasse ad imitare Penelope. Le informazioni di stampa degli ultimi tempi, sull’individuazione delle Zone Economiche Speciali (ZES), evidenziano alcuni segnali di un “lavorio” in tal senso. Proprio sulla scelta dell’area per la ZES presto si saprà chi sta lavorando per Ortona e per l’Abruzzo e chi fa solo propaganda.
Comunicato Sampa Euclide di Pretoro
