In centinaia dall'Abruzzo e da altre regioni italiane al presidio organizzato dal Coordinamento No Ombrina oggi a Roma per contestare lo scellerato progetto petrolifero lungo le coste abruzzesi.
In un clima anti-democratico, con i sindaci che non hanno potuto avvalersi di tecnici ed avvocati come avrebbero voluto, con i cittadini, consiglieri regionali e deputati dell'opposizione tenuti fuori dai luoghi delle decisioni che riguardano i territori in cui abitano, vi è stato un mero rinvio tecnico di alcune settimane.
A questo punto vi è tutto il tempo per approvare in sicurezza la legge regionale di istituzione del Parco marino Trabocchi del Chietino davanti a S.Vito chietino e Rocca S.Giovanni. Niente scuse, il governo regionale deve assolutamente presentarsi al prossimo appuntamento con tutte le carte necessarie per bloccare o almeno rallentare il progetto. Noi cittadini in ogni caso lotteremo fino all'ultimo secondo per difendere l'Adriatico.