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Punto Nascite, la Signora D'Ottavio risponde: «Approvo a pieno questa battaglia»

Riceviamo in redazione e pubblichiamo integralmente

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Aristotele dice che: «Noi quando siamo in viaggio, più che mai riconosciamo il nostro prossimo, come vicino e come nostro caro».

Gentilissime amiche concittadine,

rispondo volentieri alla vostra richiesta di partecipazione a difesa del Punto nascita della nostra città come donna e come mamma. (la lettera aperta del comitato...)

Io e Enzo abbiamo affrontato spesso l'argomento "Punto nascita" dell'Ospedale di Ortona, dato che la questione preoccupa soprattutto lui, che vive con apprensione questi eventi che stanno accadendo proprio durante il suo percorso amministrativo.

Vi assicuro che, al di là delle manifestazioni pubbliche, Enzo si è molto adoperato con incontri, telefonate, viaggi, per scongiurare questa decisione per lui inaccettabile, e tutt'oggi continua a farlo perché, se dipendesse da lui, come potrebbe volere una cosa del genere!

Io, naturalmente, approvo a pieno questa battaglia per difendere il nostro Ospedale.

Conosciamo tutte, quanto, l'esperienza del parto e della nascita di un bambino sia allo stesso tempo un evento esaltante per certi versi e rischioso per altri. Mi riferisco al fatto che sicuramente è molto bello vivere l'esperienza del parto, che è in sè un evento naturale e pertanto dovrebbe essere vissuto nella maniera meno traumatica possibile (ossia vicino ai propri affetti e possibilmente vicino casa); ma sono fermamente convinta che è altrettanto importante, forse anche in misura maggiore, la sicurezza durante il parto, al fine di garantire la salute della donna e del bambino.

Purtroppo nella mia Professione ho conosciuto numerosi bambini affetti da conseguenze di sofferenze neonatali; in quei momenti drammatici (parto a rischio), sono necessari la tempistica e l'utilizzo di attrezzature adeguate. La nascita di un bambino sano è la cosa più bella che possa capitare ad una donna e ad una famiglia! In sostanza, non solo sono con voi nel difendere il Punto Nascita ma, ritengo che bisogna necessariamente richiederne il potenziamento.

Purtroppo la nostra richiesta e necessità non va di pari passo con la logica della Politica economica dei nostri tempi, fatta solo di cifre e numeri e questo per me E' INACCETTABILE.

Per concludere, penso che un Sindaco, medico di famiglia, che già svolge un Servizio ai cittadini, non può che avere come solo scopo del suo mandato, quello di migliorare i Servizi ai suoi concittadini.

Care amiche, questo è un viaggio che stiamo facendo insieme, e il sostegno reciproco passa attraverso la fiducia. 

Certi che si voglia ottenere sempre il meglio per tutti noi,

un abbraccio, 

Linda D'Eusanio.

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