Oggi, 9 giugno 2015, lo sciopero dei lavoratori della Tortella di Ortona sembra essere rientrato (leggi...). Dopo l'apertura dei tavoli istituzionali con il Sindaco Vincenzo D'Ottavio (leggi...) e con l'assessore regionale Giovanni Lolli, delegato per le crisi aziendali, questa mattina si è tenuto un incontro in Confindustria.
Per i lavoratori è in vista un anno di cassa integrazione straordinaria seguito dalla mobilità . Le richieste avanzate dai quasi 60 lavoratori (leggi...) insieme ai sindacati devono ancora essere ratificate. Probabilmente, saranno formalizzate in un accordo che verrà ratificato il 18 giugno in un incontro alla Provincia di Chieti. Come previsto, a seguito della richiesta liquidatoria avanzata dalla proprietà Tortella, in assenza di un piano industriale l'azienda potrà lavorare fino al 30 giugno.
Durante l'incontro di ieri in Comune con l'avv. Carlo Montanino e il commercialista il Dott. Cancelli (leggi...), si è parlato sia della possibilità che qualche azienda si faccia avanti per rilevare Tortella e il suo know how in termini di risorse umane sia della gravosa situazione per i lavoratori dovuta ai tanti stipendi arretrati. Nel frattempo, si è acclarata la procedura di messa in liquidazione della società . Infatti, in una nota diramata ieri dalla Rsu Fiom Cgil, si legge: «Abbiamo appreso, con molta meraviglia, che già dal 1 giugno 2015 l'azienda aveva modificato il piano concordato da continuità a liquidatorio e che le attività produttive, probabilmente, cesseranno entro fine giugno. Questa decisione è stata presa perché il partner olandese ha ufficializzato la non disponibilità a rilevare il ramo produttivo». Al termine dell'incontro, il Sindaco D'Ottavio ha concluso: «La situazione è estremamente difficile poiché pare non vi siano buone notizie dal socio olandese. Continueremo però a farci portavoce presso le Istituzioni sovraordinate, Regione e Governo, affinché si possano creare le giuste condizioni per nuovi investitori, interessati al prodotto di Tortella».
Così Marco Di Rocco, Fiom Cgil Ortona Chieti, dopo l'incontro in Confindustria: «Abbiamo verbalizzato le nostre richieste. Il 18 giugno, presso la sede della Provincia di Chieti, verrà ratificato l'accordo di cassa integrazione per i prossimi 12 mesi. Purtroppo, questa volta -sottolinea- sarà per cessazione attività . Forse, i mesi potrebbero diventare 24 qualora il governo rifinanzi la cassa integrazione per cessazione attività . A seguire, vi sarà la mobilità volontaria. Ne potranno usufruire sia chi accede alla pensione sia chi vuole andare via».
«Abbiamo chiesto anche lo sblocco dello stipendio di maggio per coloro che stanno lavorando. Noi della Fiom -continua Di Rocco- abbiamo precisato che manterremo in vita i tavoli istituzionali avviati con il Comune di Ortona e con la Regione Abruzzo per trovare un nuovo compratore. Perché, anche se l'azienda è stata posta in liquidazione -spiega- c'è ancora questa possibilità . Questo sarà il nostro impegno, soprattutto per noi della Fiom».
«L'azienda ha aperto la procedura per cessare l'attività . Come ci ha riferito il consulente Montanino -spiega Di Rocco- qualora si interessasse un nuovo compratore, esiste la possibilità di modificare ancora il concordato. Per questo, bisogna impegnarsi affinché si riesca a salvare l'occupazione di questo stabilimento. Possibilmente entro quest'anno o anche nella fase liquidatoria, che durerà due anni. In quieste fasi, infatti, sarà ancora possibile far arrivare un nuovo compratore. Tutto questo, a condizione che il Tribunale di Chieti accetti di aprire la fase liquidatoria. La richiesta di liquidazione è stata presentata, ma viene accettata solo con il parere favorevole dell'assemblea dei creditori, che sarà prevista per fine luglio o inizi di settembre».
«Ci auguriamo che, nei prossimi mesi, grazie all'impegno di tutti gli attori del tavolo, possiamo trovare nuovi partner. Quest'azienda -conclude Marco Di Rocco- ha diverse caratteristiche particolari: 60 anni di storia, un marchio conosciuto e una grande professionalità dei lavoratori, alcuni dei quali vi lavorano da oltre trent'anni. Possiede maestranze altamente specializzate che hanno acquisito anche molta esperienza. Sinceramente, la perdita di tutta questa professionalità sarebbe un vero peccato».