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Partono le richieste di rimborso dell'IMU

L'Unione Europea: "imposta che deve essere cambiata".

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L’IMU, una delle imposte più odiate, non è equa. E, sotto tal profilo, i contribuenti del bel Paese hanno, al momento, un’arma in più per maledire e svillaneggiare il pesante balzello perché una voce imperiosa si è pronunciata in tal senso.

Così come licenziata, l’IMU – secondo l’Unione europea nella recentissima analisi del rapporto UE 2012 su occupazioni  e sviluppi sociali -  impoverisce gli italiani e, quindi, affinchè possa sortire effetti redistributivi, deve essere cambiata.

“In moltissimi hanno già  avviato le richieste di rimborso ai rispettivi Comuni dove sono allocati gli immobili gravati dall’imposta allegando all’istanza le ricevute di pagamento. Questa è una  prima fase  - sostiene l’Avv. Nuccio Conteddu che cura gli interessi dei  contribuenti vessati – propedeutica al ricorso alla Commissione Tributaria provinciale”.

“Infatti, il giudice tributario – continua l’Avv. Conteddu -  può essere adito trascorsi inutilmente 90 giorni dalla domanda intesa ad ottenere la restituzione della somma versata”.

Nella domanda rivolta alla Commissione Tributaria occorre rappresentare che l’Imu così come concepita in Italia non è più un’imposta sulla proprietà ma contro la proprietà ed il risparmio dei contribuenti  e,  pertanto, denunciarne l’incostituzionalità.

Alla base dell’incostituzionalità  si evincono vizi macroscopici, alcuni dei quali denunciati dal presidente della commissione europea, Barroso. Un esempio per tutti , l’errata scelta della base imponibile che si fonda su valori immobiliari che sono stati catastalmente  rivalutativi di colpo nel mentre i valori economici degli immobili stanno precipitando. Nonostante tutto il debito d’imposta resta uguale.

L’ultima parola, dunque, alla Corte Costituzionale perché questa mala IMU arriverà nel palazzo della Consulta.

 

L'avvocato Nuccio Conteddu

 

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