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L’Associazione Culturale IL FARO inaugura la sede

Alessandro Biscotti, presidente dell’Associazione Culturale IL FARO : "riteniamo importante avere un luogo anche fisico in cui far incontrare le persone che vogliono dare un contributo fattivo alla crescita della città"

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“ Posto che riteniamo importante avere un luogo anche fisico in cui far incontrare le persone che vogliono dare un contributo fattivo alla crescita della città, ed è quindi data la prima risposta, sgombriamo ogni dubbio sulla nostra collocazione politica: il Faro nasce come aggregazione di persone che hanno deciso di impegnarsi in politica nell'interesse della propria città. Dunque, sebbene non vi sia  una netta collocazione politica poiché questa è tipica dei partiti, tuttavia pur rispettando l'eterogeneità di quanti partecipano a questo progetto, perché tale è, il Faro è una lista civica che guarda laicamente ed in maniera schietta al centro-sinistra. ” Cosi ha esordito il presidente dell’Associazione Culturale “IL FARO ” domenica 26 novembre nell'inaugurare la sede dell'associazione, in via Porta San Giacomo.

( clicca sulle foto con il bordino colorato per vedere il video del relativo intervento )

Fabrizio Tucci ha portato  i saluti del socio storico fondatore presidente onorario, Euclide di Pretoro, assente per motivi salute 

Il consigliere comunale Ilario  Cocciola ha portato il suo saluto all'associazione.

 Presenti anche due altri due consiglieri di opposizione :  Gianluca Coletti e Simonetta Schiazza.

“ Nell'attuale quadro vi diciamo subito che non ci riconosciamo in questa amministrazione che governa la città ed auspichiamo che questa classe politica vada a casa il più presto possibile, ma siamo altresì convinti che la politica non si pratica sui social, ma nei luoghi fisici e che a nulla servono isterie o proposte quasi a parare la propria coscienza, ma se vogliamo cambiare le cose servono: impegno, dedizione e partecipazione ed è quello che si prefigge di fare il Faro. ” ha aggiunto il Presidente Biscotti  prima di presentare il direttivo de “ IL FARO” : 

Presidente Alessandro Biscotti, presidenti onorari Euclide di Pretoro ed Enzo Tucci, vice presidente Maria Laura D'Alicandro, segretario Antonio Colaiezzi, tesoriere Claudio Montebello, gli altri membri del consiglio direttivo sono Sonia Ruggieri, Vito Cannavina, Catia Iannotti, Fabrizio Travaglini, Vittoria Camboni, Daniela Valentinetti, Collegio dei Probiviri Cristian Senerchia, Fabrizio Tucci e Francesca Mattucci.

Come di rito c'è stato il taglio del nastro

 

e il brindisi 

 

L'ambizione del “ il Faro ” è  quella “ di creare una classe dirigente capace di portare proposte programmatiche ed al contempo selezionare in maniera adeguata, e non come abbiamo visto proprio nella nostra città in recenti vicende, una classe dirigente degna di questo nome. ” 

Questo il comunicato:

Probabilmente sono varie le domande che vi state ponendo, tra queste sicuramente su quale collocazione o, se vogliamo, territorio politico si porrà il Faro e forse quella generale è: serviva un'altra lista civica? Ebbene, posto che riteniamo importante avere un luogo anche fisico in cui far incontrare le persone che vogliono dare un contributo fattivo alla crescita della città, ed è quindi data la prima risposta, sgombriamo ogni dubbio sulla nostra collocazione politica: il Faro nasce come aggregazione di persone che hanno deciso di impegnarsi in politica nell'interesse della propria città. Dunque, sebbene non vi sia  una netta collocazione politica poiché questa è tipica dei partiti, tuttavia pur rispettando l'eterogeneità di quanti partecipano a questo progetto, perché tale è, il Faro è una lista civica che guarda laicamente ed in maniera schietta al centro-sinistra. Dunque non è un partito, ma abbiamo ben visto ad Ortona come l'attività politica dei partiti del centro-sinistra sia di scarsa presa politica, tanto che il PD, che è il primo partito del centro-sinistra, non ha nemmeno partecipato all'ultima competizione elettorale, perlomeno in maniera ufficiale ma nascosta in una lista civica in appoggio a Castiglione, ecco perché  serviva una lista civica capace di superare i numerosi errori commessi da chi ci ha preceduto. Così, la risposta che ci viene da darvi è: siamo un insieme di persone tra cui spiccano alcune di origine politica cosiddetta moderata ed altre, invece, di appartenenza riformista. Per questo motivo è stato inserito nel logo il richiamo alle due aree, proprio perché  crediamo sia importante promuovere quel dialogo che altro non è che la sintesi di uno spaccato della nostra società. Noi abbiamo raccolto il testimone lanciato proprio dalla aggregazione unitasi attorno ad Ilario e pertanto abbiamo l'ambizione di creare una classe dirigente capace di portare proposte programmatiche ed al contempo selezionare in maniera adeguata, e non come abbiamo visto proprio nella nostra città in recenti vicende, una classe dirigente degna di questo nome. 

Siamo coscienti della nostra appartenenza anche ad uno scacchiere più ampio fatto di altre liste civiche, qual è stato quello che ha portato alla candidatura a sindaco di Ilario cocciola e dunque ci prefiggiamo di continuare quel dialogo con quelle liste, o altre che incontreremo nel nostro cammino, ma fin da adesso cercheremo di indirizzare il dibattito politico verso omogenee appartenenze politiche. È ovvio che il contesto in cui andremo ad operare condizionerà il tutto ma noi abbiamo l'ambizione di voler rappresentare quel mondo di delusi che si riconosceva e si riconosce in un quei territori politici e che ora si sentono orfane per la delusione data loro da quei partiti, così da tramutare quel sapere e quelle idee in un impegno civico capace di dialogare apertamente senza abbassare il capo ad ordini superiori come abbiamo visto fare dal PD e non solo. 

Nell'attuale quadro vi diciamo subito che non ci riconosciamo in questa amministrazione che governa la città ed auspichiamo che questa classe politica vada a casa il più presto possibile, ma siamo altresì convinti che la politica non si pratica sui social ma nei luoghi fisici e che a nulla servono isterie o proposte quasi a parare la propria coscienza, ma se vogliamo cambiare le cose servono: impegno, dedizione e partecipazione ed è quello che si prefigge di fare il Faro.

 

 

 

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