Sabato 27 luglio, nella splendida cornice dell'Abbazia di San Giovanni in Venere a Fossacesia, il penultimo concerto del Festival Suoni D’Abruzzo; domenica 30 luglio a Ortona con l’ultimo concerto, al Castello Aragonese, si conclude il Festival che riporta nel cuore d'Abruzzo i capolavori della musica classica.
“ Formazione e promozione della musica classica “ le caratteristiche che Rossana Cauti, D.M. Executive Director, Festival Suoni d'Abruzzo sottolinea parlando dell’evento.
“ Il giorno corsi intensivi di strumenti orchestrali e la sera, gli studenti si esibiscono in concerti - aggiunge illustrando l’articolazione del Festival e il modello adottato - studenti provenienti da varie nazioni del mondo e varie città dell'Italia".
Nove giorni di lavoro intensivi per un festival di base a Ortona, ospiti dell'Istituto Nazionale Tostiano, ma anche al teatro Teatro Tosti, ospiti della Compagnia dell’Alba, alla Sala Eden e nelle scuole elementari e medie. La sera concerti concerti presso la sala della musica dell'Istituto Tostiano “ c’è stata anche una serata al Teatro Tosti e gran finale al Castello Aragonese, oltre alla serata a Fossacesia “Per l’anno prossimo prevediamo di utilizzare più luoghi - aggiunge Cauti - ".
Cauti, una passione per la musica iniziata a Ortona, vive da sette anni negli stati uniti dove insegna, come professore di viola, e dove si esibisce, ma “ l’Italia è sempre l’Italia” e “ il festival rimane ancorato all’Abruzzo”; la sua idea è quella di “ continuare a portare crescita nel territorio”“
Un festival nato con due docenti e 12 allievi ora ha oltre 100 allievi e 12 docenti con un livello di esecuzione che “ in nove anni è salito esponenzialmente “
Per la prossima edizione, la decima, la speranza, per Cauti, e quella di “ fare un’edizione legata ai luoghi più incredibili d'Abruzzo , portare concerti, ancora di più nel territorio abruzzese “
