Guerra e pandemia due momenti di crisi nella storia dell’umanità che hanno influenzato le coscienze e le vite di intere generazioni. Nel momento in cui la nostra società moderna sta vivendo una vera e propria crisi epocale, con la faticosa uscita, a livello mondiale, dalla pandemia da COVID19, l'aggressione russa all'Ucraina si è presentata come una nuova, pericolosa minaccia al nostro presente, resta difficile comprendere e capire quale ne sia il senso e come cambi di conseguenza il modo di essere delle persone.
E’ proprio dalla riflessione di questo particolare contesto storico, attraverso l’esperienza del passato vissuta dal nostro territorio, con richiamo agli eventi bellici di ottanta anni fa, con un approccio metodologico e di confronto si vuole affrontare e cercare di capire in che modo ci possa essere una similitudine e parallelo tra questi due momenti di crisi ed in che modo abbiano potuto influenzare le vite e le esperienze, anche nella ricostruzione e nella ripartenza, di quanti li abbiano vissuti: in pratica attraverso il contributo storico si vuole cercare di investigare e ricercare quei segni e quei momenti di similitudine con riferimento agli effetti sulle coscienze, sulle esperienze e sulle modalità di gestione dagli uomini in guerra contro un nemico visibile e non visibile.
Se i mesi di bombardamenti aerei, con i cannoni con armi automatiche, hanno demolito le città, le infrastrutture, scuole e ospedali, le città spettralmente, nella cornice di un film apocalittico – vuote dal marzo 2020 che fanno pensare piuttosto a un ordigno nucleare molto sofisticato, che sterminando la popolazione abbia lasciato intatte le strutture architettoniche. Se l’epidemia non ha distrutto nulla, ha di fatto paralizzato un paese (e mezzo mondo). Pertanto se più che di una ricostruzione sarebbe corretto parlare di ripartenza, tutte le attività innaturalmente sospese, come per un singolare sortilegio o «malefizio», hanno ripreso in un modo o nell’altro a rianimarsi, a rimettersi in movimento, a ripartire. Ora come ottanta anni fa il nostro territorio si è rimesso in moto.
c.s.
